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Gli sconfitti della Giostra. Colcitrone perde la lancia, Colombina e Chimera escono con otto

Due otto e un quattro. I punteggi ottenuti dagli altri tre quartieri durante la 135esima edizione della Giostra del Saracino sono questi. Stefano Cherici ha aperto la piazza con un cinque perfetto. Deciso, veloce e con la rabbia di chi cerca...

Due otto e un quattro.

I punteggi ottenuti dagli altri tre quartieri durante la 135esima edizione della Giostra del Saracino sono questi.

Stefano Cherici ha aperto la piazza con un cinque perfetto. Deciso, veloce e con la rabbia di chi cerca quel riscatto che serve per tornare di nuovo a vincere.

Dopo di lui è arrivato il quattro di Elia Cicerchia, poi quello di Gabriele Innocenti e, al termine del primo giro di carriere, la lancia persa di Filippo Fardelli. Enrico Vedovini ha aperto il secondo turno di carriere con un altro cinque. Classe, maestria e una sicurezza che solo un grande cavaliere può avere. Gianmaria Scortecci ha corso la sua carriera in sella a Doc. Ha cercato il centro ma è arrivato un quattro. A seguire è stato il turno di Andrea Vernaccini che replica il risultato di Innocenti: quattro. Ed infine Andrea Carboni. Anche per lui il punteggio finisce sul quattro. Una Giostra rapida dove la supremazia del quartiere biancoverde si è imposta sulla piazza come un macigno. La vittoria è così andata a Sant'Andrea che ha conquistato la lancia numero 36. Pensante la sconfitta per Porta Crucifera che ha aperto le proprie carriere con una lancia finita sulla lizza. Filippo Fardelli dopo l'impatto con il Buratto (due punti marcati) si è presentato a mani vuote davanti alla giuria. Una tegola che ha segnato in maniera pesante tutta la Giostra per i rossoverde. Porta del Foro invece ha tentato ancora una volta di conquistare quella vittoria che da troppo tempo manca al quartiere giallocremisi. Malgrado il valore dei suoi cavalieri il risultato, rispetto al nove di giugno, cambia solo di un punto. Porta Santo Spirito invece torna a "leccarsi le ferite" ai Bastioni.

I gialloblu si presentavano in piazza con un cavallo esordiente, quello di Scortecci, e un giostratore reduce da un brutto incidente. Ma a detta del preparatore atletico della Colombina, Martino Gianni, nessuna delle due cosa sarebbe in alcun modo riconducibile alla sconfitta.

"Di Doc. - ha sottolineato Martino Gianni - siamo più che soddisfatti. Un cavallo di sei anni con un carattere davvero d'acciaio. Sembra nato in piazza. Per quanto riguarda invece Cicerchia, l'incidente alla Quintana di Ascoli Piceno non ha influito sulla sua tranquillità psicologica né fisica. Era pronto e preparato come ad ogni edizione. La sconfitta è arrivata perché gli altri, Sant'Andrea, hanno fatto una Giostra davvero esemplare. Ho sempre sostenuto che Cherici e Vedovini sono due cavalieri di grande pregio e di qualità eccezionali. Si sono meritati questa vittoria quindi onore ai vincitori. Adesso noi ci prenderemo due settimane di riposo e poi torneremo al lavoro alle scuderie".
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