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Giostra, tripudio Sant'Andrea: 10 punti per la 36esima lancia

Artefici della vittoria, confezionata come un gioiello, Stefano Cherici ed Enrico Vedovini: l'inossidabile coppia che, nonostante gli inevitabili alti e bassi, ha regalato un altro sogno al popolo bianco verde

"E' una lancia importante, di peso. Forse la più importante della mia carriera". Mauro Dionigi, capitano di Porta Sant'Andrea non usa mezzi termini. Dopo un'estate che si è rivelata delicatissima per Sant'Andrea, durante la quale l'assetto tecnico del quartiere ha subito uno scossone, la lancia d'oro arriva come il dono più atteso. Si tratta del 36esimo trofeo e conferma Sant'Andrea al secondo posto dell'albo d'oro, a una sola lancia da Colcitrone. Non solo, è anche la lancia del distacco: quello con Porta Santo Spirito, che negli ultimi anni aveva raggiunto i biancoverdi.

Artefici della vittoria, confezionata come un gioiello, Stefano Cherici ed Enrico Vedovini: l'inossidabile coppia che, nonostante gli inevitabili alti e bassi, ha regalato un altro sogno al popolo bianco verde.

Restano a bocca asciutta i ragazzi terribili di Santo Spirito che hanno chiuso con 8 punti, e il popolo di Porta del Foro (che chiude con 8 punti) e resta ancora, dopo ben 10 anni, senza lancia. Amarezza infine per Porta Crucifera che chiude la Giostra con 4 punti e una lancia persa.

Il video con la cronaca della Giostra, la vittoria, il Te Deum e le interviste a Dionigi, Carboni, Cherici e Vedovini.

LA FOTOGALLERY

CRONACA

È stato Cherici ad aprire la Giostra, in sella a Sibilla. Una carriera cristallina la sua: veloce e precisa, capace di sgombrare qualsiasi dubbio. Un 5 netto che ha fatto trepidare fin da subito l'intera piazza.

Porta Santo Spirito ha risposto con Elia Cicerchia. In sella a El Chico (con il quale aveva già vinto la scorsa Giostra), ha cercato di confermare la sua fama da cecchino, ma non ci è riuscito: ha marcato 4 punti, lasciando di stucco il popolo della colombina.

I giallocremisi hanno deciso di schierare subito l'esordiente Gabriele Innocenti. Per lui, in sella a Grace Coloner, un 4 e tanta emozione.

A chiudere il primo giro di carriere Porta Crucifera. Una carriera, quella di Filippo Fardelli, devastante. Partita bene, vicino al buratto il cavallo sembra aver cambiato marcia. Fardelli ha colpito il 2 e poi ha perso la lancia. Zero punti e la consapevolezza di essere fuori dai giochi.

La seconda tornata di carriere ha visto il veterano della piazza, Enrico Vedovini (11 giostre vinte con quella di oggi e 20 anni di carriera) fare un colpo da maestro: in sella al suo Peter Pan ha volato sulla lizza e ha infranto la lancia sul 5.

Poi Santo Spirito ci ha provato con Scortecci e il debuttante Doc. Il tentativo di spezzare la lancia è andato a vuoto, per la Colombina altri 4 punti. Ed a spezzarsi è stato l'incantesimo della coppia invincibile.

Porta del Foro ha quindi schierato Vernaccini: anche per lui il tentativo di spezzare la lancia è fallito. Quattro punti e Giostra chiusa.

Infine Colcitrone, con Carboni che ha portato a termine una carriera veloce, ma pasticciata. Quattro punti alla fine, che non hanno cambiato nulla.

LA LANCIA D'ORO

Sant'Andrea porta così a casa il suo 36esimo trofeo: la lancia d'oro realizzata da Ugo Riva e dedicata all'architetto aretino Dante Viviani, di cui ricorre il centenario della morte. Un'opera d'arte e non solo un premio. Che spiccherà tra le lance conquistate dai biancoverdi.

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