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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Collezioni in mostra, ecco il Munacs: ad Arezzo il museo nazionale del collezionismo storico

Il pezzo più antico in esposizione risale al 1629: è un libro contenente un'agiografia. Il più recente, invece, è una presa elettrica touch, datata 2014. Due oggetti che appartengono a due mondi diversi, che arrivano da epoche storiche distanti...

Il pezzo più antico in esposizione risale al 1629: è un libro contenente un'agiografia. Il più recente, invece, è una presa elettrica touch, datata 2014. Due oggetti che appartengono a due mondi diversi, che arrivano da epoche storiche distanti tra loro ma che sono uniti da una unica grande passione: quella che hanno per il collezionismo i loro proprietari. Due oggetti che si potranno vedere, insieme a molti altri, presso il Munacs - Museo Nazionale del collezionismo storico - che sarà inaugurato sabato 3 ottobre all'interno della ex chiesa di San Sebastiano, in via Ricasoli.

Nella terra della Fiera Antiquaria si scoprono così tanti collezionisti: aretini che nascondono da occhi indiscreti piccoli grandi tesori in grado, una volta esposti e mostrati al grande pubblico, di muovere anche la macchina del turismo. Ne sono convinti i Collezionisti storici Aretini, che hanno fondato il museo. E ne è convinto anche Marcello Comanducci, assessore al Turismo.

"Abbiamo riunito all’interno del Munacs un primo gruppo di storici collezionisti aretini – spiega il direttore Alain Borghini - ogni collezione assume una particolare importanza in quanto racconta l’evoluzione dell’uomo nelle sue innumerevoli sfaccettature. Il nostro scopo principale è dare dignità all’arte di collezionare che spesso viene confusa con una semplice mania compulsiva di accumulo e che invece, se portata avanti con dedizione e studio accurato, assume una funzione sociale di custodia della memoria storica dell’umanità di primaria importanza".

"Si scopre così - commenta Comanducci - che ad Arezzo c'è una tradizione di collezionismo di valore molto radicata. Spesso i proprietari sono gelosi delle proprie collezioni, ma grazie anche ad iniziative come queste si può riuscire a mostrare tali patrimoni al pubblico. E il turismo ne trarrà sicuramente vantaggio".

Il museo, per la prima volta in Italia, mette in mostra 20 collezioni contemporaneamente: dalle medaglie commemorative dell'epoca napoleonica agli spartiti musicali, dai ferri da stiro all'archeologia industriale, dalla storia postale alle bambole, dai cimeli delle due guerre mondiali alle banconote d'occupazione, dagli oggetti tipici della civiltà contadina e rurale agli scaldini e così via. Un elemento di caratterizzazione di questo nuovo museo, è poi la presenza di un'enorme linea del tempo, lunga più di 16 metri, che illustra come l'arte del collezionismo accompagni l'uomo da sempre, fin dall'infanzia del mondo. "Ed è proprio grazie ai collezionisti - ricorda Borghini che sono nati i più grandi musei

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