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Certificati di eccellenza per sei ristoranti della Valtiberina

Attraverso la oramai tradizionale cerimonia tenutasi sabato 11 febbraio nella sede di via della Fraternita, l’Accademia Enogastronomica della Valtiberina ha consegnato i “Certificati di Eccellenza 2016” ai sei ristoranti che lo scorso anno si sono...

Attraverso la oramai tradizionale cerimonia tenutasi sabato 11 febbraio nella sede di via della Fraternita, l’Accademia Enogastronomica della Valtiberina ha consegnato i “Certificati di Eccellenza 2016” ai sei ristoranti che lo scorso anno si sono distinti per qualità del menu, del servizio e dell’accoglienza, nel corso degli eventi organizzati dall’associazione. Fra conferme e new-entry, il comune denominatore è rimasto invariato: il riconoscimento ha infatti premiato chi in cucina rispetta la tradizione autentica con l’impiego di prodotti tipici del territorio.

Un premio che, considerando la provenienza geografica dei locali ai quali è stato assegnato, esalta più in generale la cultura gastronomica della vallata, con stavolta una particolare prevalenza dei ristoranti ubicati nelle zona di montagna. E il verdetto è stato sancito dalla vasta giuria composta in esclusiva dai soci dell’Accademia, che al termine di ogni conviviale hanno espresso un proprio voto e giudizio sulle voci contenute nella scheda ad essi distribuita e dai membri del consiglio dell’associazione.

Ad aggiudicarsi il Certificato di Eccellenza sono stati pertanto i seguenti ristoranti: “Il Rifugio” e l’agriturismo “Terra di Michelangelo”, rispettivamente a Lama e a San Polo di Caprese Michelangelo, l’Erbhosteria di Rofelle a Badia Tedalda e, nel territorio di Sansepolcro, “l’Osteria in Aboca”, la “Trattoria da Vasco” in frazione Montagna e il ristorante “Il Borghetto”, all’interno del Borgo Palace Hotel.

A consegnare gli attestati, assieme al presidente Domenico Gambacci, c’era l’assessore Riccardo Marzi, in rappresentanza del Comune di Sansepolcro, non dimenticando la presenza anche del consigliere comunale Tonino Giunti. “Una realtà che in poco tempo ha messo insieme qualcosa come oltre 700 iscritti – ha detto l’assessore Marzi – è senza dubbio meritevole della massima considerazione, perché vuol dire che sta lavorando nella giusta maniera. Da parta nostra, non possiamo che rivolgere apprezzamenti verso un’associazione che sta portando sempre più all’attenzione la cultura dello star bene a tavola combinata con le tipicità di un territorio che vanta un enorme patrimonio anche dal punto di vista culinario. Un patrimonio di elevata qualità, che merita di essere valorizzato assieme alle altre eccellenze di carattere artistico, culturale e paesaggistico della Valtiberina”. Il presidente Domenico Gambacci ha ringraziato i suoi collaboratori e i tanti ristoranti dove nel 2016 si sono svolte le varie iniziative.

“Nessuno avrebbe pensato quattro anni fa, quando abbiamo deciso di creare questa associazione, di ottenere un successo di questa portata. Abbiamo sempre lavorato per valorizzare la nostra tradizione culinaria e le nostre produzioni, in silenzio e senza polemiche, credendo fortemente che i fatti valgono più delle chiacchiere. Vorrei avere questa mattina presenti tutti i ristoranti con cui abbiamo collaborato, perché devo dire che fare delle scelte non è mai facile, il livello della ristorazione in Valtiberina è molto alto e se avessi potuto li avrei premiare tutti”. L’associazione nel frattempo è già al lavoro per l’organizzazione delle prossime iniziative: mercoledì 22 febbraio presso il ristorante Il Cappello di Paglia ad Anghiari e per la Cena della Solidarietà del 10 marzo presso il Borgo Palace Hotel in favore del Comitato della Croce Rossa di Sansepolcro, dove sono state invitate le associazioni del comprensorio.

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