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"Bastava una carezza", quando la cronaca diventa narrativa nel libro di una giovane scrittrice aretina

Ci sono momenti di profonda amarezza e illuminante dolcezza, ma tra le sue pagine si respirano soprattutto le numerose sfaccettature della quotidianità. La freddezza della cronaca si fonde col calore della narrativa nel nuovo libro di racconti di...

Ci sono momenti di profonda amarezza e illuminante dolcezza, ma tra le sue pagine si respirano soprattutto le numerose sfaccettature della quotidianità. La freddezza della cronaca si fonde col calore della narrativa nel nuovo libro di racconti di Serena Milaneschi, “Bastava una carezza” (ed. Sef), giovane scrittrice aretina che aveva debuttato nel 2013 con Negli occhi di chi guarda (ed. Giovane Holden).

A distanza di due anni l’autrice torna con una nuova opera, sotto forma di racconti: undici, per la precisione, che disegnano con pennellate taglienti i ritratti di personaggi impigliati nel vortice della vita, in equilibrio precario tra il precipizio dell’indifferenza e le braccia calde di una tenerezza umana che sola potrebbe salvarli. In molti casi protagoniste sono le donne - Clelia, Nina, Iris, Creusa, Grazia – dai nomi familiari, comuni. Ma il libro contiene anche storie di ragazzi alle prese col passaggio delicato tra il mondo sognante dell’adolescenza e quello disincantato degli adulti. Al di là della storia che ognuno porta con sé, sono personaggi che rincorrono la tenerezza di un amore che fa da comune denominatore a tutto il libro.

Tra le numerose formule stilistiche con cui dar voce ai suoi protagonisti, la scelta dell’autrice è caduta sui racconti. Un modo per descrivere un mondo complesso tutt’altro che scontata: “I racconti – spiega Serena – sono come una finestra di quaranta centimetri da cui però si vede l’alba più bella.” Il volume presenta uno stile narrativo semplice e schietta che fa leva sulle immagini prima ancora che sulle parole, lasciando che siano le emozioni del lettore a venire fuori come un fiume in piena. Sono storie, quelle che si snodano lungo gli undici racconti, che sembrano prese da fatti di cronaca o da scorci di vita quotidiana e che possono farci affondare nel buio oppure donarci la forza di aggrapparci alla luce. Non a caso, è proprio questo l’immenso potere dei racconti che accompagnano il lettore sul cammino di un’immedesimazione completa e lo spingono a cimentarsi con un epilogo personale, una chiave interpretativa che molto spesso viene appena suggerita dall’autrice.

L'autrice - Serena Milaneschi

Nasce ad Arezzo nel 1985 e si laurea in letteratura dell’America del Nord alla facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze. La Val di Chiana è la sua casa ma Firenze è la sua città. Fin da bambina resta incantata quando le raccontano le storie e scrive racconti da che si ricorda. É profondamente innamorata della letteratura in ogni sua forma, da quella per bambini, alla poesia, fino ai grandi classici europei e statunitensi. Nel 2013 pubblica Negli occhi di chi guarda (Giovane Holden Edizioni).

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