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Arezzo Wave lascia un ricordo: una mostra di fumetti al museo Ivan Bruschi

Dall’11 febbraio al 5 marzo 2017 all’interno della Casa Museo Ivan Bruschi di Arezzo si possono visionare 37 disegni dei migliori fumettisti del panorama italiano, ritraenti alcune delle band più famose che si sono alternate sul palco, nei...

Dall’11 febbraio al 5 marzo 2017 all’interno della Casa Museo Ivan Bruschi di Arezzo si possono visionare 37 disegni dei migliori fumettisti del panorama italiano, ritraenti alcune delle band più famose che si sono alternate sul palco, nei trent’anni di Arezzo Wave Love Festival. La mostra si snoda con quattro sezioni. Nella prima sala, sono accorpati più disegni dello stesso autore, tra cui tre tavole ispirate al cantante Jovanotti & Collettivo Soleluna e al gruppo con Elio e le Storie Tese, eseguite dal fumettista Lelio Bonaccorso. Una tecnica che riflette molto da vicino il collage grafico. Passando alla sala successiva, sono esposti i ritratti di David Byrne e dei Negazione, disegnati dalla mano dell’aretino Luca Ralli. Quest’ultimo sperimentatore della tecnologia applicata al web e al video, da sottolineare per la crescita di questo artista, la proficua collaborazione con lo sceneggiatore ed umorista Stefano Benni. Nella sala centrale sono raggruppati alcuni disegni realizzati principalmente a china, privilegiando per eccellenza il colore del nero su bianco. Giuliano Palma & The Bluebeaters di Raffaele Riccioli, specializzato nella scrittura creativa, si perfeziona attraverso alcuni illustratori dell’editoria come Bonelli e Disney. Il ritratto espressivo di Moby dalla matita di Fabio Civitelli, disegnatore delle storie di Tex per la casa editrice Bonelli; segue il gruppo musicale dei Faithless del giovane Luca Palloni, per poi passare a Nick Cave and the Bad Seeds del fumettista Daniele Caluri, quest’ultimo reso famoso attraverso i personaggi di Luana la Bebisìtter, Nedo, Don Zauker del mensile de Il Vernacoliere. Ad essi contrapposti, per varietà di tecnica e stile, in cui si rispecchia la ritrattistica tradizionale nei passaggi della tempera, i ritratti di Mirco Pierfederici per Ivano Fossati, di Alessandro Mazzetti per Nina Zilli e di Fabiano Ambu per Morgan. Separato dagli altri, il ritratto del compositore e polistrumentista minimalista francese, Yann Tiersen, scelto da Alberto Pagliaro, di cui è evidente nell’impianto compositivo, una chiara ispirazione dalle scene tratte dal film Il favoloso mondo di Amélie. Da segnalare di Pagliaro, le recenti collaborazioni con il Teatro Comunale di Modena “Luciano Pavarotti” per la realizzazione degli adattamenti a fumetti delle Opere di Verdi: La Traviata, l'Otello e l'Aida. La sala conclusiva è quella dedicata alla realizzazione del fumetto attraverso il sistema vettoriale. Alla parete, la tavola dell’illustratrice ed esperta di grafica per la cooperazione internazionale Unesco, Margherita Tramutoli con il duo statunitense dei CocoRosie. A seguire l’opera con la band i Placebo, realizzata dall’illustratore, fumettista e visual artist Alberto Corradi, che oltre ad aver collaborato con La Repubblica XL è in carica come direttore artistico delle mostre internazionali del TCBF Treviso Comic Book Festival. Segue la creatività di Sergio Ponchione, per la band tedesca dei Kraftwerk, i famosi pionieri della musica elettronica tedesca. La tavola risente nella parte iconografia, della formazione e dell’esperienza di Ponchione per le illustrazioni e le copertine, avendo lavorato per Zanichelli, Giunti, Sperling & Kupfer e collaborato con riviste e periodici come Internazionale, La Lettura de Il Corriere della Sera, Origami de La Stampa, Wired, l’agenda Smemoranda e Linus. La breve carrellata si conclude con Giuseppe Palumbo per la band Tre Allegri Ragazzi Morti. Disegnatore per Martin Mystére e Diabolik per la casa editrice Astorina, qualche anno fa, la preziosa collaborazione di Palumbo fu significativa al Festival di Arezzo Wave, per aver illustrato la breve storia intitolata Colpo ad Arezzo ambientata proprio al Museo Ivan Bruschi. Dello stesso autore vanno inoltre ricordate le numerose collaborazioni con l'Unità, il Manifesto, il Sole24Ore e Slow food Magazine, quest’ultimo partner della mostra con la condotta Slow Food Arezzo e Val Tiberina.

Oltre ai vari gadget esposti e di cui alcuni acquistabili dal pubblico, il 5 di marzo in occasione del finissage delle mostre attive presso il Museo Ivan Bruschi, si terrà una degustazione di prodotti in collaborazione con la condotta Slow Food.

Tutte le opere saranno battute ad un’asta on line curata da Emergency e a favore della stessa organizzazione.

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