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Arezzo 16 luglio '44: l'istituto storico aretino della Resistenza dona un'opera al prefetto Vaccaro

L’istituto storico aretino della Resistenza e dell’età contemporanea in occasione del 73esimo anniversario della   liberazione della città ha deciso di donare alla prefetta di Arezzo, Clara Vaccaro, un’opera del maestro Raffello Lucci. La consegna...

L’istituto storico aretino della Resistenza e dell’età contemporanea in occasione del 73esimo anniversario della liberazione della città ha deciso di donare alla prefetta di Arezzo, Clara Vaccaro, un’opera del maestro Raffello Lucci. La consegna si è svolta nel palazzo del governo alla presenza dell’artista, del presidente dell’istituto Camillo Brezzi, della direttrice Tiziana Nocentini e dell’avvocato Giuseppe Caroti.

Arezzo 16 luglio '44 questo il titolo dell’opera realizzata con tecnica mista su tavola da Lucci, collegata all’acquaforte che nella ricorrenza del settantenario lo stesso ha inciso nel 2014.

L’opera si richiama al muro sul quale si incide la Storia, visto nel tempo a cui fa riferimento. Sul muro sono riportate parti della stessa acquaforte nelle quali si vedono particolari della stampa dell’epoca e dei cartelli stradali approntati dagli Alleati e posti nella città di Arezzo liberata.

Il muro materico, graffito e graffiato dagli avvenimenti succedutisi è sospeso nell’assoluto del cosmo, blu profondo.

Era il 16 luglio 1944 quando le truppe Alleate percorsero corso Italia, si trattò di una liberazione parziale infatti, solo nel successivo settembre, l'opera fu completata. Quella aretina fu una delle province più colpite dalla guerra, furono dodici le incursioni aeree subite dalla città che riportò molte ferite. Più di 3.500 le vittime aretine, solo due giorni prima si consumarono le due stragi di San Severo e San a Polo; più di sessanta le vittime innocenti.

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