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"Alberto, il cavaliere che rimò la Giostra", da Arezzo a Milano per la presentazione del libro

A Milano in occasione del 50esimo anniversario della morte di Alberto Cavaliere sarà presentato il libro aretino “Alberto, il Cavaliere che rimò la Giostra” scritto da Alessandro Bindi e Alessandro Boncompagni. Un ulteriore successo per la...

A Milano in occasione del 50esimo anniversario della morte di Alberto Cavaliere sarà presentato il libro aretino “Alberto, il Cavaliere che rimò la Giostra” scritto da Alessandro Bindi e Alessandro Boncompagni.

Un ulteriore successo per la pubblicazione che sta riscuotendo apprezzamenti in tutta Italia. Il volume “Alberto, il Cavaliere che rimò la Giostra” sarà presentato martedì 7 novembre alle 18,30 al Centro Artistico Alik Cavaliere in via De Amicis 17, intitolato all’artista ex direttore dell’Accademia di Brera, figlio di Alberto Cavaliere. Durante la presentazione saranno recitati i versi del poema dall'attore aretino Samuele Boncompagni della compagnia teatrale Noidellescarpediverse.

Ancora riflettori accesi sulla pubblicazione dedicata ad Alberto Cavaliere, un uomo geniale che ha lasciato una traccia indelebile ad Arezzo componendo il poema eroicomico sulla Giostra del Saracino. Un raro testo riscoperto dagli autori aretini Alessandro Bindi e Alessandro Boncompagni che hanno compiuto l’accurata ricerca partendo dal testo per poi valorizzare Alberto Cavaliere. Una pubblicazione gradita dagli appassionati di Giostra del Saracino e che ha riscosso vari apprezzamenti in giro per l’Italia finendo per essere anche uno strumento di promozione del Saracino. Indimenticabile la presentazione nazionale a Roma, nella sala della Lupa alla Camera dei Deputati. Successo anche per il debutto aretino e per i fini solidali: le pagine scritte da Bindi e Boncompagni hanno infatti già permesso di donare ben 3.000 euro al Comitato Autonomo per la Lotta contro i Tumori sostenendo il servizio Scudo riservato alle cure domiciliari riservate ai malati oncologici. Adesso ecco un’altra importante tappa.

“È per noi un motivo – spiegano Alessandro Bindi e Alessandro Boncompagni – di grande soddisfazione poter presentare il volume a Milano in occasione della ricorrenza dei 50 anni dalla morte di Alberto Cavaliere. Il ringraziamento va alla nipote, Fania Cavaliere, direttrice del Centro Artistico Alik Cavaliere, insegnante e scrittrice, autrice di un lungo e appassionante romanzo storico dal titolo ‘Il Novecento di Fanny Kaufmann’, attraverso il quale racconta la storia di sua nonna, moglie proprio di Alberto Cavaliere”.

Doppio quindi il legame costruito con Milano. A quello legato all’apprezzamento del volume c’è infatti quello affettivo dei familiari di Cavaliere impegnati nella valorizzazione della figura e dell’opera di Cavaliere.

“La presentazione del volume ‘Alberto, il Cavaliere che rimò la Giostra’ – annuncia la professoressa Fania Cavaliere direttrice del Centro Artistico Alik Cavaliere - in occasione del cinquantennale della morte di Alberto Cavaliere anticipa il convegno con il quale nel 2018 intendiamo valorizzare la figura e l’opera complessiva del poeta Alberto Cavaliere”. Si inizia quindi con la pubblicazione aretina che ha risvegliato il desiderio di scoprire le rare rime giostresche di Alberto Cavaliere e non solo. E già grazie a Bindi e Boncompagni è stato possibile riscoprire i versi di Cavaliere valorizzando un uomo conosciutissimo per aver scritto “La Chimica in versi” e altri volumi, ma anche per essere stato deputato e aver effettuato interrogazioni parlamentari in rima. Ed è proprio ad Alberto Cavaliere che gli autori aretini hanno dedicato le pagine del libro “Alberto, il Cavaliere che rimò la Giostra”, un progetto culturale realizzato da Arte’s grazie al sostegno di Atam, di Confesercenti, dell’Associazione Macellai di Confcommercio, di Coldiretti, di Nuova Banca Etruria oggi Ubi Banca, delle aziende aretine Albachiara, Magif, M2Marmi, Lp Computer, Borghini srl, Enegan, Poggiolini Pasta Fresca, Ottica Franchini, Team For Fun, l’Agenzia di Guido Monaco delle Assicurazioni Generali e alla Coris Tech. Un volume patrocinato dalla Regione Toscana, dal Comune di Arezzo, dal Centro Artistico Alik Cavaliere e dall’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra.

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