Minestra di pane: e non chiamatela ribollita. La zuppa zero spreco
Calda, avvolgente e vellutata. Una zuppa che dà ufficialmente il via alla stagione invernale e porta in tavola il calore della buona cucina toscana
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Categoria
Primo -
Difficoltà
Facile -
Tempo
3 ore -
Dosi
Sei persone
Ingredienti
- 2 cipolle
- 2 mazzetti di spinaci
- 2 mazzetti di bietola
- 400 grammi di fagioli bianchi
- Un mazzo di cavolo
- Un porro
- Mezza verza
- Concentrato di pomodoro
- 300 grammi di pane casalingo raffermo
- Olio di oliva
Procedimento
Mettere a bagno nell'acqua i fagioli e lasciateli per 5 o sei ore.
Dopo averli cotti riduceteli in poltiglia con il passaverdure togliendone prima 3 o 4 cucchiaiate. Una volta passati versateli nel brodo di cottura.
Successivamente sbucciate le cipolle. Una va tritata finemente e l'altra più grossolana. Tritate e pulite anche il resto delle verdure lasciandole da parte. Fate appassire la cipolla tritata in una casseruola aggiungendovi 5-6 cucchiai di olio e il concentrato di pomodoro.
Dopo qualche minuto aggiungete le verdure, sale, pepe, coprite e fate cuocere adagio per 10 minuti poi aggiungete il passato di fagioli col suo brodo e fate cuocere lentamente per un'ora circa.
Unite infine i fagioli interi e il pane a fette non troppo sottile tagliate a tocchi e fate cuocere un altro quarto d'ora, quindi spegnete il fuoco.
La ricetta
Winter is coming e pure la minestra di pane. Se è vero che l'inverno è alle porte allora è altamente che qualcosa bolla in pentola. Letteralmente. E cosa c'è di meglio che una fumante, profumata e sublime zuppa? Niente. Non c'è niente di meglio. Ad Arezzo, come nel resto della Toscana, la minestra di pane è una delle costanti della stagione fredda. Nata come buona parte dei piatti poveri della tradizione contadina dal mantra "In cucina non si butta via nulla" il caldo primo piatto è tra i più conosciuti in tutta Italia (e non solo). Ma attenzione la minestra di pane è una cosa e la ribollita è un'altra. Si assomigliano ma non sono uguali. La seconda è di fatto l'evoluzione della prima e viene fatta, di solito, il giorno dopo con l'avanzo del preparato saltato in padella.
(ClaFa)
Winter is coming e pure la minestra di pane. Se è vero che l'inverno è alle porte allora è altamente che qualcosa bolla in pentola. Letteralmente. E cosa c'è di meglio che una fumante, profumata e sublime zuppa? Niente. Non c'è niente di meglio. Ad Arezzo, come nel resto della Toscana, la minestra di pane è una delle costanti della stagione fredda. Nata come buona parte dei piatti poveri della tradizione contadina dal mantra "In cucina non si butta via nulla" il caldo primo piatto è tra i più conosciuti in tutta Italia (e non solo). Ma attenzione la minestra di pane è una cosa e la ribollita è un'altra. Si assomigliano ma non sono uguali. La seconda è di fatto l'evoluzione della prima e viene fatta, di solito, il giorno dopo con l'avanzo del preparato saltato in padella.
(ClaFa)