rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024

Baldino, l'autunno è servito. I segreti del goloso dolce "povero"

Farina di castagne, acqua e una manciata di pinoli: ecco la ricetta dei nostri avi

  • Categoria

    Dessert
  • Difficoltà

    Facile
  • Tempo

    45 minuti
  • Dosi

    Sei persone
  • 300 grammi di farina di castagne
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 1 bicchiere di acqua 
  • 2 cucchiai di olio d'oliva
  • Una manciata di uvetta
  • Una manciata di pinoli
  • Un rametto di rosmarino

Procedimento

Preparare il baldino è un gioco da ragazzi. Basta mescolare la farina con zucchero e poi impastare con acqua e olio. Il composto andrà steso in una teglia da forno già unta. Sulla superficie si potranno spargere pinoli, uvette e un po' di rosmarino. 

Se in casa ci sono noci, possono essere aggiunte, saranno un perfetto tocco finale. 

Cuocere per trenta minuti, servire tiepido, tagliato a rettangoli non troppo grandi. 

La ricetta

Tutti lo chiamano castagnaccio. Tranne gli aretini. Per noi il dolce tipico dell'autunno - quello che ti fa sentire a casa solo a sentirlo nominare - si chiama baldino. La sua origine si perde nella notte dei tempi: quando i nonni dei nonni dei nonni con un pugno di farina di castagne, qualche pinolo e un po' di uva passa, creavano una delle pietanze più amate da grandi e bambini.

Del suo impasto base si parlava già nel 1500 e solo circa due secoli dopo sarebbero stati aggiunti, entrando subito nella tradizione, pinoli e uvette. 

Vi proponiamo una ricetta molto vicina a quella originale: quella diffusa nelle campagne aretine, dove le massaie facevano tesoro di quella profumata farina di castagne e la trasformavano in una delizia senza dover mettere mano alla dispensa alla ricerca di uova, burro (o più probabilmente strutto) e altre preziose scorte che sarebbero invece servite per altre pietanze.

Oggi il dolce è apprezzato per il suo delicato sapore, per le sue proprietà nutritive e per la sua versatilità: è senza glutine ed è perfetto per i regimi alimentari vegetariani e vegani. 

Tutti lo chiamano castagnaccio. Tranne gli aretini. Per noi il dolce tipico dell'autunno - quello che ti fa sentire a casa solo a sentirlo nominare - si chiama baldino. La sua origine si perde nella notte dei tempi: quando i nonni dei nonni dei nonni con un pugno di farina di castagne, qualche pinolo e un po' di uva passa, creavano una delle pietanze più amate da grandi e bambini.

Del suo impasto base si parlava già nel 1500 e solo circa due secoli dopo sarebbero stati aggiunti, entrando subito nella tradizione, pinoli e uvette. 

Vi proponiamo una ricetta molto vicina a quella originale: quella diffusa nelle campagne aretine, dove le massaie facevano tesoro di quella profumata farina di castagne e la trasformavano in una delizia senza dover mettere mano alla dispensa alla ricerca di uova, burro (o più probabilmente strutto) e altre preziose scorte che sarebbero invece servite per altre pietanze.

Oggi il dolce è apprezzato per il suo delicato sapore, per le sue proprietà nutritive e per la sua versatilità: è senza glutine ed è perfetto per i regimi alimentari vegetariani e vegani. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Baldino, l'autunno è servito. I segreti del goloso dolce "povero"

ArezzoNotizie è in caricamento