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Cronaca Saione / Via Generale da Bormida

"Hanno rapito un bambino", il messaggio sulle chat aretine. Cosa è successo davvero

Il messaggio vocale che circola ad Arezzo ha allarmato molte persone. Al momento nessun bambino risulterebbe essere stato rapito, le forze dell'ordine indagano però su un episodio avvenuto vicino a una scuola cittadina

"Attenzione, un'auto scura si avvicina alle mamme nei pressi delle scuole e tenta di rapire i bambini che accompagnano". Un messaggio audio, dal contenuto allarmante, si è diffuso negli ultimi giorni nelle chat Whatsapp degli aretini. Il vocale, della durata di poco più di un minuto, riporta dettagli precisi e racconta di un episodio ben definito che sarebbe avvenuto all'esterno di una scuola primaria cittadina, nella zona di Saione. Racconta di un bimbo che sarebbe stato avvicinato da un uomo e portato via. Rapito. Una voce di donna spiega inoltre che tutte le forze dell'ordine stanno cercando il piccolo e che altri tentativi di rapimento si sarebbero verificati nei dintorni delle scuole aretine.

Ma cosa c'è di vero dietro tale messaggio? Al momento nessun bambino risulta essere stato rapito e non sarebbero stati attivati tavoli interforze per le ricerche. C'è però un episodio che si è verificato la scorsa settimana nei pressi della scuola indicata nel messaggio, la Sante Tani, che avrebbe messo in allerta gli inquirenti e sul quale le forze di polizia stanno lavorando nella massima discrezione. 

Stando ad alcune indiscrezioni un bambino, che stava raggiungendo il plesso insieme alla mamma, sarebbe stato avvicinato da un uomo a bordo di una vettura. L'adulto avrebbe carpito la sua attenzione e stabilito un contatto con lui. Quello che è successo dopo però è avvolto dal più stretto riserbo. Gli investigatori della Polizia stanno indagando per chiarire tutti i punti oscuri della vicenda. Al momento risulta che non ci sarebbe stato un rapimento vero e proprio, tanto che non sarebbe stato necessario mettere in atto il meccanismo necessario a coinvolgere tutte le forze dell'ordine nelle attività di ricerca, come invece sarebbe accaduto in seguito a un evento estremo come quello paventato dal messaggio. 

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