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"Vuoi essere su Google Maps? Ecco quanto costa", ma il servizio è gratuito. Così la truffa corre online

Quando la truffa bussa alla porta delle aziende promettendo grande visibilità su Internet, dietro compenso, anche quando si tratta di servizi gratuiti. Dopo le catene di Sant'Antonio su WhatsApp, si scopre così che aziende aretine ricevono...

Quando la truffa bussa alla porta delle aziende promettendo grande visibilità su Internet, dietro compenso, anche quando si tratta di servizi gratuiti. Dopo le catene di Sant'Antonio su WhatsApp, si scopre così che aziende aretine ricevono proposte di questo tipo: e tanti, purtroppo, abboccano.

A denunciare queste truffe è Daniele Piantini, esperto della rete e gestore di una guida online dedicata al Casentino. "Quotidianamente aiuto le aziende ad essere inserite sui servizi di Google, ovviamente senza compensi e senza canoni come prevede il disciplinare del colosso Americano. Ma visitando aziende e negozi del territorio raccolgo sempre più testimonianze di persone che sono state raggirate da operatori online, i quali tramite una telefonata chiedono di aderire ai servizi che propongono". I servizi di Google sono infatti gratuiti e senza canoni, ma è un aspetto che molti ignorano. Gli esempi sono tanti: "Ad esempio - racconta Piantini - quando parlando con un gestore di un bar gli ho fatto presente che la sua attività non era Google Maps e che poteva inserirla. Gli ho spiegato che il servizio è gratuito ma a lui, telefonicamente, gli erano stati chiesti 35 euro all'anno più i costi per l’inserimento. Proposta che che fortunatamente ha rifiutato". In questo caso la spesa è stata minima, ma in un altro si è trattato di centinaia di euro: "Con il titolare di una officina meccanica - racconta Piantini - presente su Maps controlliamo online la sua posizione e noto che l’attività inserita è presente ma con vari errori, di posizione, di identità, senza orari e nient’altro, in pochi minuti gli faccio rivendicare l’attività, cambio l’intestazione aziendale, la posizione del cursore e inserisco orari. Scopro poi che per quel pessimo servizio gli erano stati chiesti 270 euro ogni 6 mesi da pagare tramite RID. Era quello il prezzo della prestazione e un piccolo sito internet che non vale proprio niente o meno". E ancora imprenditori ai quali sono stati chiesti 200 euro per essere inseriti su Google Maps e che dopo una contrattazione il prezzo per il servizio - in realtà gratuito - è sceso a 100 euro. "L'impressione - spiega Piantini - è che che questi truffatori si siano accorti di una lacuna di competenze di chi lavora in queste zone e se ne stiano approfittando". L'attenzione dunque, è d'obbligo. Ogni giorno di più.
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