In treno col cane malato: fermato dal controllore si innesca una lite. Viaggiatore assolto in tribunale

Un cane in grave stato di salute a bordo del treno, un biglietto non pagato e la mancanza di una gabbia: questi gli ingredienti che hanno portato viaggiatore e controllore ad una lite finita in tribunale con il viaggiatore prima accusato di lesioni e minacce e poi assolto.

La curiosa vicenda è avvenuta due anni fa a bordo di un Intercity che attraversava la penisola. Dal sud era diretto a Milano, ma all'altezza di Arezzo tra viaggiatore e controllore sono scoccate le scintille. L'uomo viaggiava insieme alla moglie e al cane che versava in pessime condizioni di salute. Erano stati al paese d'origine e stavano tornando in Friuli, dove vivono e dove l'animale avrebbe trascorso i suoi ultimi giorni. Prima di salire, alla biglietteria era stato detto loro che per il cane non dovevano pagare un biglietto e che, viste le condizioni di salute dell'animale, durante il viaggio avrebbero potuto tenerlo tra le braccia.

All'arrivo del controllore però è stata contestata la mancanza del ticket. Prima i tentativi di spiegazione: niente. Alla fine il viaggiatore ha pagato i circa 70 euro di biglietto per l'animale. Poco dopo la contestazione sulla mancanza della gabbietta per il trasporto. I toni a questo punto si sono inaspriti e il viaggiatore avrebbe preso per il colletto il controllore.

Avvertita la Polfer, agenti salirono sul convoglio. La giornata si concluse così, ma la vicenda finì in tribunale. E dopo due anni, in settimana è arrivata la sentenza: il viaggiatore, assistito dall'avvocato Gianni Bertuccini, è stato assolto perché il fatto non sussiste. E quel viaggio con il cane malato resterà solo un brutto ricordo.