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Cronaca

Una piantagione di marijuana nascosta nei boschi: due aretini finiscono in manette

Sono in tutto due le persone arrestate da carabinieri di Arezzo accusate di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari del nucleo investigativo nei mesi passati sono stati impegnati in una lunga e complessa attività...

Sono in tutto due le persone arrestate da carabinieri di Arezzo accusate di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari del nucleo investigativo nei mesi passati sono stati impegnati in una lunga e complessa attività d'indagine. Dopo settimane di lavoro ieri sono arrivati i primi risultati. Grazie alla collaborazione dei colleghi di Cortona sono stati rintracciati C.M. 47enne di Castiglion Fiorentino e R.F. aretino di 50 anni. Entrambi sono accusati di avere coltivato marijuana per poi immetterla nel mercato locale.

Ma veniamo ai fatti. I carabinieri, dopo mesi di osservazione, pedinamento e controllo, sono entrati in azione ed hanno fatto un blitz all'interno delle abitazioni dei due. In una casa in particolare sono stati trovati ben 16 chili di marijuana di cui 2 già essiccati e pronti per la vendita al dettaglio e 14 ricompresi in 98 piante messe ad essiccare.

Il 50enne, che di professione fa il giardiniere, aveva messo in piedi una piantagione ben nascosta e protetta in una zona a ridosso di Ripa dell’Olmo dove, nonostante le condizioni climatiche non lo permettessero era riuscito a sperimentare la coltivazione di particolari qualità di marijuana tipiche del Regno Unito. Nello specifico l'uomo era riusciti a coltivare la “blu cheese”, varietà derivante dalla britannnica “cheese” e la “bluberry” che ha migliaia di estimatori in tutto il mondo.

"E' una sostanza dal sapore eccezionale - fanno sapere i carabinieri di Arezzo - una sostanza ibrida incrociata più volte per rendere geneticamente più stabile e per sistemarne gli effetti. Oltre a questa è stata rinvenuta la marijuana nota negli ambienti come “Moby Dick” che racchiude nella potenza e nella psicoattività la sua caratteristica migliore. Essa ha un effetto devastante: basta poco per sentirne il suo intenso contraccolpo celebrale avendo circa il 21% di sostanza attiva. Infine è stata sequestrata anche la “rossa calabrese” una pianta di marijuana tipica degli altipiani della Sila. E' una varietà più unica che rara che si contraddistingue per le sue particolari e vivaci sfumature rosse delle sue escrescenze che necessita di particolari condizioni microclimatiche per sviluppare il suo principio attivo".

L’attività di indagine è stata coordinata dalla procura della repubblica di Arezzo e dalla dottoressa Taddei.

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