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Cronaca

"Siamo di Estra" ma è una truffa. Sedicenti venditori messi in fuga da anziani

Soltanto in questi ultimi giorni, al numero verde per le segnalazioni di Estra, sono giunte circa 20 chiamate da altrettanti utenti che hanno sventanto il raggiro e messo in fuga i finti venditori.

"Ci apra, siamo di Estra, volevamo parlare della sua bolletta".

Il biglietto da visita sarebbe proprio questo.
Una frase rassicurante, chiara ma non del tutto vera. Anzi.
Già perché si tratterebbe sì di personale adetto alle vendite, ma di altre aziende di servizi che tenterebbero di spacciarsi per "quelli di Estra" in modo da farsi aprire la porta più facilmente.
O peggio ancora. In alcuni casi, dietro a questi sedicenti venditori, potrebbero celarsi persino malintenzionati pronti ad aggredire o derubare.

Il decalogo anti truffa: i consigli

Situazione che nelle ultime settimane si sta verificando a più riprese nell'Aretino.
Soltanto in questi ultimi giorni, al numero verde per le segnalazioni di Estra, sono giunte circa 20 chiamate da altrettanti utenti che hanno sventanto il raggiro e messo in fuga i finti venditori.

Ma partiamo dai racconti riportati dagli aretini coinvolti.

Le 12 truffe più frequenti della storia

Due persone (o a volte anche una sola) suonano il campanello, si presentano spacciandosi come incaricati dell'azienda e, dopo qualche chiacchiera, chiedono di vedere la bolletta. Poi, dopo un'attenta analisi della fattura, ecco la proposta di sottoscrivere un contratto molto più conveniente di quello già in essere. Un'offerta vantaggiosa e molto spesso limitata.
Fin qui tutto in ordine. Il libero mercato infatti consente alle aziende di organizzare campagne di marketing e comunicazione anche con addetti che si presentano alle porta di casa.

"E' lecito - spiegano da Estra - Quello che invece non va bene è spacciarsi per chi non si è. Chi si presenta alla porta dei cittadini deve essere sempre riconoscibile".

Ancora troppo presto per comprendere se ci sono state delle vittime cadute nel raggiro. "Potremo saperlo soltano il prossimo mese" spiegano ancora da Estra. Quello che invece è già noto è il numero di coloro che hanno ricevuto la visita dai sedicenti addetti alle vendite e sono riusciti a metterli alle strette. In circa venti utenti hanno denunciato direttamente all'azienda quanto accaduto e tutti hanno sottolineato come sia stata la richiesta dell'esibizione del tesserino a smontare il piano.

Il personale incaricato è sempre con un tesserino di riconoscimento

"Alla richiesta di esibire il tesserino di riconoscimento, documento con il quale gli adetti alle vendite "porta a porta" hanno l'obbligo di presentarsi alle porte dei cittadini, che i castelli di carta sono crollati - fanno sapere dall'azienda pratese - "Non ce l'ho con me", "L'ho dimenticato", "Adesso non lo trovo ma, si fidi di me". Tutto falso. Il personale che si occupa di fare consulenza porta a porta ha sempre e obbligatoriamente con sé il tesserino di riconoscimento ed è tenuto a mostrarlo a tutti coloro che ne richiedono la visione. Inoltre, i nostri delegati sono anche segnalati preventivamente a tutte le questure dei territori competenti".

In alcuni dei 20 casi denunciati sono stati anche ultra 70enni a smascherare la truffa e "mettere in fuga" i sedicenti venditori.

"Invitiamo - proseguono Estra - invita a segnalare tali individui alle autorità competenti e valutare con attenzione le offerte relative a metano e energia. Si ricorda inoltre che si può recedere da un contratto, anche già firmato, senza alcuna spesa".

Per chiarimenti e informazioni basta chiamare il servizio clienti 800 128 128.

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