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Cronaca Fiorentina / Via Marco Perennio

"Suo figlio ha causato un incidente, ci dia i soldi e lo salvi dal carcere", 82enne raggirata da finto carabiniere

L'anziana ha consegnato soldi, anelli e anche la fede nuziale. So

Raggirata e derubata facendo leva sull'ingenuità che l'età avanzata porta con sé. Vittima dei truffatori venerdì scorso è stata un'anziana signora che vive in via Marco Perennio. La donna, 82enne mamma di 4 figli e nonna, è finita nel mirino di una banda che nelle ultime settimane para abbia colpito più volte nell'Aretino. Sarebbero infatti almeno 5 i casi denunciati alle forze dell'ordine. La truffa è quella ormai collaudata del "finto carabiniere". 

Erano le 12,30 circa quando l'anziana, che si trovava nella sua abitazione di via Marco Perennio, ha ricevuto una chiamata. Dall'altro capo del telefono c'era un uomo che diceva di essere un carabiniere. Con tono concitato, il finto militare ha informato l'anziana che uno dei figli aveva avuto un incidente nel quale altre persone erano state coinvolte.

"Poi - raccontano ancora scossi per l'accaduto i familiari della signora - le ha detto che avrebbe dovuto pagare dei soldi per evitare il carcere al figlio. Se non ne aveva in contanti poteva consegnare oggetti preziosi ad un avvocato che i carabinieri avrebbero inviato alla sua abitazione. Quell'uomo al telefono ha mostrato di essere molto informato, conosceva il nome non solo di quel figlio ma anche degli altri. Come se avesse controllato mia nonna da tempo".

L'anziana ha quindi tentato di riattaccare il telefono per chiamare una figlia e capire cosa fare. Ma il finto carabiniere continuava a telefonare tenendo la linea occupata: "Le ha detto che non doveva riattaccare o far cadere la linea finché non arrivava l'avvocato, sostenendo che la situazione del figlio era davvero seria e che non potevano perdere tempo", raccontano. 

In pochi minuti alla porta di casa dell'anziana ha bussato il sedicente avvocato. La donna gli ha consegnato mille euro in contanti, un orologio, degli anelli e anche la fede nuziale. Non le usciva più dal dito ha dovuto toglierla con acqua e sapone. Inoltre si è fatto consegnare la carta di credito con tanto di codice pin (dalla quale poi sono stati prelevati indebitamente 250 euro). Quindi è uscito dall'appartamento  per poi tornare, dopo pochi attimi, con un foglio: un falso modulo da firmare nel quale era scritto che la donna dava in affido i suoi beni all"avvocato Luca Brillante". 

Il nome naturalemente era falso. 

L'anziana si è resa conto di essere stata truffata soltanto dopo che l'uomo se n'è andato. I figli, che cercavano di contattarla al telefono senza riuscirci, sono andati a casa nel primissimo pomeriggio e l'hanno trovata in lacrime. Quella fede, quegli anelli, erano ricordi di momenti importanti della sua vita, e adesso sono andati perduti. 

"Abbiamo deciso di raccontare questa storia - dicono i familiari - per sollecitare l'attenzione degli aretini, affinché riescano a capire subito che si trovano di fronte ad una truffa. Nella speranza che i responsabili vengano rintracciati". 

L'intera vicenda è stata denunciata alle forze dell'ordine che stanno conducendo accurate indagini. La sensazione è che dietro ai vari colpi messi a segno con questo metodo nelle ultime settimane ci sia la solita organizzazione. 

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