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Cronaca

Susy torna ad Arezzo, la telefonata alla famiglia che l'aspetta. Serata in Procura per raccontare cosa è accaduto

Un lungo, lunghissimo sospiro di sollievo. Susy Paci sta bene è a Napoli ma presto tornerà ad Arezzo. Lo ha annunciato in una telefonata a uno dei figli ieri sera. Tante lacrime, tanta paura, ma un epilogo felice: con la sua famiglia che l'aspetta...

Un lungo, lunghissimo sospiro di sollievo. Susy Paci sta bene è a Napoli ma presto tornerà ad Arezzo. Lo ha annunciato in una telefonata a uno dei figli ieri sera. Tante lacrime, tanta paura, ma un epilogo felice: con la sua famiglia che l'aspetta a braccia aperte e lei che ha promesso che darà tutte le spiegazioni oggi o domani, non appena tornerà nella sua Arezzo.

Giorni di frenetiche di ricerche, condotte nel più stretto riserbo dalla Squadra mobile di Arezzo guidata da Francesco Morselli, dalla Procura di Arezzo e da quella di Napoli. Vari scenari paventati e inquirenti pronti a far fronte ad ogni situazione, anche la più terribile da prospettare. Poi il cerchio ha iniziato a stringersi e mentre gli investigatori avevano sempre più chiaro che tutto sarebbe finito bene, la pressione mediatica sulla vicenda si è fatta fortissima.

Ma torniamo indietro di qualche passo. Sono le 19 di ieri sera quando la mamma 49enne varca la soglia del commissariato di Vasto Arenaccia. E' viva, sta bene, ma ha il cuore gonfio di malinconia. Non si sa cosa l'abbia spinta ad agire così: alcune fonti dicono che la decisione è maturata in seguito alle parole della proprietaria di un bed and breakfast di Corso Umberto, dove Susy aveva chiesto la disponibilità di una stanza per fermarsi a dormire. Secondo gli inquirenti, che per oltre due settimane l'hanno cercata senza sosta, potrebbe essere stata la pressione mediatica su questo caso che l'ha spinta a riflettere, in particolare in relazione alle notizie più scabrose che pare lei abbia intenzione di smentire. Fatto sta che alle 19 è entrata nel commissariato e si è identificata. I primi accertamenti sono svolti dal dirigente della squadra mobile di Napoli Luigi Rinella e dal dirigente del commissariato. Poi Susy viene accompagnata negli uffici della procura, al Centro Direzionale, dove la stava aspettando il pm Fabio De Cristofaro titolare dell'inchiesta che ha voluto parlare con lei.

Cosa è accaduto in questi 19 giorni? Probabilmente nulla di quanto temuto inizialmente dagli inquirenti. Stando alle prime indiscrezioni nessuno l'avrebbe trattenuta contro la sua volontà. Susy ha raggiunto Napoli per incontrare un 45enne conosciuto su Facebook. La notte nel 23 l'hanno trascorsa insieme, poi il 24 lei lo ha informato che sarebbe andato a Salerno da una zia (che però non è mai esistita) e lui nei giorni successivi ha raggiunto un'amica ad Aosta.

Nel frattempo il cellulare della 49enne non ha più dato cenni di vita: forse Susy aveva semplicemente bisogno di una pausa da tutto. Anche dai social che tanto ama frequentare.

Adesso però ha annunciato che ritornerà a casa. I suoi familiari, come le ha detto il figlio maggiore durante una chiamata, l'aspettano a braccia aperte. A loro racconterà, se lo vorrà, cosa è accaduto davvero in questi giorni. Ha tentato di farlo al telefono con il figlio, ma le lacrime glielo hanno impedito. E con la sua famiglia è probabilmente pronta a iniziare un'altra storia. Da vivere, non da scrivere.

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