Finisce nel canale maestro della Chiana, è gravissimo. Catena umana di poliziotti per salvarlo
Le forze dell'ordine allertate dalla figlia che aveva ritrovato una lettera dell'anziano genitore. L'uomo galleggiava nell'acqua in stato avanzato di ipotermia
Un uomo, un 80enne, si è gettato nel canale maestro della Chiana nel corso del fine settimana. Gli agenti della Polizia di Stato di Arezzo, appartenenti all’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, sono riusciti a trarlo in salvo, anche se l'uomo, ora in ospedale, versa ancora in gravi condizioni.
La ricostruzione dell'accaduto
Sabato mattina 17 febbraio intorno alle 7,30, a seguito di una chiamata al Numero unico di emergenza, i poliziotti della squadra Volanti aretina guidata dal dirigente Marco Gallorini sono intervenuti sulla Ss73 all’altezza del ponte sul canale della Chiana tra San Zeno e Pieve al Toppo, poiché la figlia dell'uomo - un italiano classe 1943 - aveva segnalato di aver ritrovato una lettera del padre in cui l'uomo manifestava la volontà di compiere l’estremo gesto in quella zona. I poliziotti sono riusciti a rintracciare l’auto dell'anziano e, dopo alcune ricerche, hanno individuato il corpo dello scomparso che galleggiava nel corso d'acqua. Con non poche difficoltà, considerata la scarpata ripida coperta di rovi, gli agenti sono riusciti a raggiungere l'80enne, ancora vivo ma in avanzata ipotermia viste le rigide temperature della mattina. I poliziotti sono entrati nelle acque del canale improvvisavano una catena umana per recuperare il corpo e trascinarlo a riva; successivamente lo hanno assicurato alla barella spinale ricevuta dal personale sanitario e, insieme ai vigili del fuoco sopraggiunti sul posto, hanno risalito la scarpata. Nonostante le precarie condizioni, l’uomo, affidato ai sanitari, è stabilizzato e trasportato in elisoccorso all'ospedale fiorentino di Careggi dove tuttora si trova ricoverato in prognosi riservata.
