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Cronaca

"Sposa per aiutare un amico", nessuna denuncia. Dopo il blitz alla cerimonia 10 invitati identificati

Invece di dire "sì" di fronte ad un sindaco, ha cercato di spiegare "perché" dentro al commissariato di Polizia. La notizia del matrimonio concluso con l'arresto dell'aspirante sposo a Impruneta, ha fatto scalpore. Prima della conclusione del rito...

Invece di dire "sì" di fronte ad un sindaco, ha cercato di spiegare "perché" dentro al commissariato di Polizia. La notizia del matrimonio concluso con l'arresto dell'aspirante sposo a Impruneta, ha fatto scalpore. Prima della conclusione del rito civile, sposi, testimoni e invitati - circa 10 persone in tutto - sono stati portati presso il commissariato di Montevarchi dove lui è stato arrestato e lei sentita.

Elegante, in tailleur bianco, la giovane - montevarchina, mamma di una bimba di 18 mesi della quale è padre il vero compagno e non l'aspirante marito - ha cercato di spiegare che quel matrimonio era stato organizzato per aiutare l'amico. Salvo poi rimanere perplessa alla scoperta dei precedenti dell'uomo. Forse non conosceva bene il passato dell'uomo. E forse nemmeno il vero nome, visto che i fogli per le nozze erano stati compilati con un nome falso.

Tutti gli invitati sono stati identificati e tra loro gli agenti hanno scoperto anche un clandestino.

Per la sposa e per il testimone (anche lui tunisino e vero compagno della giovane) non sono configurati reati. Sposarsi, di fatto, anche se in modo concordato o anche dietro il pagamento di una somma, non è un reato.

Nei prossimi giorni gli agenti della Polizia di Stato eseguiranno anche specifici controlli negli uffici del comune dove doveva essere celebrato il matrimonio. Per verificate quali documenti l'aspirante sposo aveva presentato per convolare a nozze.

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