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Cronaca

Spacciavano nel centro di accoglienza, due giovani arrestati

Spacciavano direttamente dalla resede della struttura dove erano ospitati. Due giovani nigeriani sono stati arrestati dai carabinieri della tenenza di Sansepolcro nel corso della notte, in seguito ad una serie di indagini su una presunta attività...

Spacciavano direttamente dalla resede della struttura dove erano ospitati. Due giovani nigeriani sono stati arrestati dai carabinieri della tenenza di Sansepolcro nel corso della notte, in seguito ad una serie di indagini su una presunta attività di spaccio di stupefacenti. A finire nei guai sono A.S. di 28 anni e I.S.A. di 20 anni.

Entrambi vivevano a Sansepolcro, via del forno, presso una struttura accoglienza. Grazie alla collaborazione dei gestori del centro, che hanno segnalato per primi a Prefettura e Tenenza dei Carabinieri di Sansepolcro delle attività sospette, i militari hanno accertato che i due giovani vendevano sostanze stupefacenti a ragazzi del luogo.

E' scattata così la perquisizione domiciliare nei loro confronti. Nell'ambito dell'accertamento sono stati sequestrati un grammo di hashish, 30 grammi marijuana divisa in dosi, un bilancino precisione e 70 euro in contanti ritenuti provento dell'attività illecita.

Sempre nell'ambito delle perquisizioni, è stato sequestrato uno smartphone marca che utilizzava uno dei due giovani e nella cui chat Whatsapp erano documentate precise richieste di cessione di sostanze stupefacenti in favore di numerosi giovani, anche minori, del luogo. I "clienti" dei due sono adesso in corso identificazione.

Gli arrestati sono stati associati alle camere di sicurezza Sansepolcro e Arezzo a disposizione dell'autorità giudiziaria competente che ha fissato per mattinata odierna udienza convalida arresto.

Nel primo pomeriggio il gestore "La Rua" ha spiegato in una nota come sia partita la segnalazione e l'impegno per garantire sicurezza e accoglienza.

In relazione all'arresto di due rifugiati ospiti di un centro di accoglienza a Sansepolcro, il gestore "La Rua" precisa che ai primi di febbraio aveva segnalato alla Prefettura di Arezzo e quindi alla Tenenza dei Carabinieri di Sansepolcro i suoi sospetti in merito all'atteggiamento dei rifugiati che sono stati poi tratti in arresto. In particolare era stato segnalato il cambiamento del comportamento di uno di loro e la sua frequentazione con persone alle quali non lo univano legami apparenti e motivati. Veniva espressa quindi la preoccupazione per quanto stava avvenendo con la disponibilità ad ogni approfondimento necessario.

"La Rua" sottolinea il suo impegno per garantire la migliore accoglienza possibile ai rifugiati nel totale e assoluto rispetto delle regole. Nella convinzione che le leggi debbano essere rispettate da tutti e che comportamenti criminosi da parte di pochissimi finiscono per danneggiare tutti i rifugiati che non solo vivono nel rispetto delle norme ma sono sempre di più protagonisti di esperienze d'integrazione al servizio volontario delle comunità locali.

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