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Cronaca

Soldi in cambio di stufe e lavatrici, fermati truffatori seriali

Il loro era un trucco ormai collaudato. Un raggiro ingegnoso e accurato che, nel tempo, gli ha consentito di mettersi in tasca diverse migliaia di euro a spese dei tanti malcapitati che sono caduti all'interno della rete. A 'rovinare' tutto ci...

Il loro era un trucco ormai collaudato. Un raggiro ingegnoso e accurato che, nel tempo, gli ha consentito di mettersi in tasca diverse migliaia di euro a spese dei tanti malcapitati che sono caduti all'interno della rete.

A 'rovinare' tutto ci hanno pensato gli agenti della commissariato di polizia di Sansepolcro che, dopo una complessa attività di indagine, hanno denunciato F.C. e A.C., rispettivamente di 46 e 79 ed entrambi residenti a Pescara, per aver commesso svariate truffe online.

Tutto è partito in seguito alla denuncia effettuata da una coppia biturgense che si è presentata ai poliziotti raccontando uno strano episodio che li aveva visti protagonisti. I due infatti, qualche mese prima avevano trovato un annuncio su internet circa la possibilità di acquistare una stufa a pellet. L'offerta era sembrata vantaggiosa e avevano deciso di fare l'acquisto. Così hanno provveduto al pagamento: 750 euro. Ma dopo settimane di attesa della merce neanche l'ombra. Così si sono rivolti alla polizia.

"Le immediate indagini della Polizia di Stato - fanno sapere dalla questura - hanno consentito di appurare che la somma era stata versata su una carta prepagata, abbinata ad un codice iban, rilasciata da un ufficio di Poste Italiane con sede in Pescara mediante l’utilizzo di documenti di riconoscimento del titolare risultati contraffatti. Il personale operante, in esecuzione del provvedimento di acquisizione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Arezzo, ha raccolto i dati richiesti al portale, al provider di rete ed ai gestori delle compagnie telefoniche, e attraverso il certosino incrocio degli stessi, riusciva ad individuare gli autori ed il luogo di commissione della truffa".

Un lavoro certosino che ha portato all'identificazione dei due truffatori i quali sono pure risultati autori di numerosi altri annunci farlocchi: vendita di lavatrici, stufe, ricambi per auto. Nell’ambito dell'inchiesta i poliziotti biturgensi hanno potuto contare anche sulla collaborazione dei colleghi di Pescara i quali adesso stanno portando avanti ulteriori indagini per accertare la presenza di altri complici.

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