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Cronaca

Sindaco chiude casa per anziani: "Priva di autorizzazioni e sovraffollata"

Ospitava anziani, alcuni non autosufficienti, ma secondo sindaco e polizia municipale non aveva le autorizzazioni richieste. Per questo una "struttura" dove "venivano svolte attività socio assistenziali", situata alle porte di Arezzo, verrà chiusa...

Ospitava anziani, alcuni non autosufficienti, ma secondo sindaco e polizia municipale non aveva le autorizzazioni richieste. Per questo una "struttura" dove "venivano svolte attività socio assistenziali", situata alle porte di Arezzo, verrà chiusa con un'ordinanza del primo cittadino Alessandro Ghinelli.

A segnalare la struttura - come riporta l'atto datato 20 marzo - sono stati un medico di medicina generale e un infermiere territoriale dopo una visita ad una paziente non autosufficiente. I due operatori avevano notato altri anziani all'interno dell'edificio, un numero che probabilmente è apparso loro eccessivo. A pochi giorni dalla segnalazione - in data 24 febbraio - la Procura della Repubblica di Arezzo ha emesso un provvedimento con il quale è stata disposta una perquisizione "locale e personale" svolta dalla Polizia Municipale di Arezzo insieme ad ufficiali del comando compagnia della Guardia di Finanza di Arezzo lo scorso 7 marzo. Un sopralluogo al quale ha partecipato anche la Asl.

Lo scenario che si sono trovati di fronte gli operatori è stato riportato nero su bianco nell'ordinanza. All'interno della struttura gestita da un italiano e una donna rumena, vi erano "tredici anziani, quattro dei quali rinvenuti nel locale seminterrato mentre nel locale al primo piano sono stati rinvenuti ulteriori nove ospiti , due di costoro sono stati indicati come non autosufficienti, mentre gli altri non sono stati ritenuti in grado di svolgere completamente e in modo autonomo le ordinarie funzioni quotidiane".

Un tecnico del Comune presente sul posto, inoltre, "ha rilevato difformità sia dal punto di vista funzionale, sia dal punto di vista fisico e che, in particolare, le camere allocate al piano terra sono risultate tutte sovraffollate, in quanto dotate di un numero di letti maggiore rispetto a quanto consentito, mentre parte del piano seminterrato è risultato essere illegittimamente utilizzato come spazio soggiorno e come camere da letto, ancorché privi dei minimi requisiti igienico sanitari di legge e che, da ultimo, al piano sottotetto i due vani adiacenti al vano scala sono utilizzati come camera, locali anch’essi - parimenti al bagno posto in testa al vano scale - privi dei minimi requisiti igienico sanitari di legge".

All'edificio inoltre, secondo il tecnico, mancavano i requisiti minimi in materia di abbattimento di barriere architettoniche per l'uso che ne veniva fatto.

Irregolarità inoltre sarebbero state rilevate nella conservazione di cibi e di farmaci. Mentre delle sei persone impiegate nella struttura solo due avrebbero avuto l'attestato Adb.

Ulteriori accertamenti svolti in seguito alla perquisizione hanno evidenziato che "nessuna richiesta di autorizzazione è mai pervenuta allo Sportello Unico Attività Produttive del Comune di Arezzo".

E' scattata così l'ordinanza del sindaco con la quale la struttura sarà chiusa. Nell'arco di 10 giorni i due responsabili "compatibilmente allo stato di salute ed alle condizioni più idonee in virtù della tipologia degli utenti ospiti della struttura con l’eventuale supporto dei Servizi sociali del Comune di Arezzo e della Azienda Usl" dovranno trovare una sistemazione per gli ospiti. Copia dell'ordinanza del sindaco è stata inviata anche alla Procura della Repubblica di Arezzo "per quanto di utilità alle indagini in corso".

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