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"Shottini" a 13 anni, la nuova febbre del sabato sera nel centro storico. Ghinelli: "Fenomeno da reprimere"

E' un fenomeno trasversale che sta dilagando tra i giovanissimi aretini. Quello delle bevute del sabato sera ormai, non solo è un evento che si ripete sistematicamente di fine settimana in fine settimana, ma ha per protagonisti ragazzini sempre...

E' un fenomeno trasversale che sta dilagando tra i giovanissimi aretini. Quello delle bevute del sabato sera ormai, non solo è un evento che si ripete sistematicamente di fine settimana in fine settimana, ma ha per protagonisti ragazzini sempre più piccoli. Dopo l'operazione che ha portato alla chiusura di un locale in via Oberdan, dove "shottini" a base di vodka, sambuca e amari veniva somministrati a 60 centesimi (un euro nelle giornate di maggior afflusso di clienti) anche a minori di 16 anni, proseguono le indagini della Polizia Municipale.

"Da un monitoraggio svolto dagli agenti - ha spiegato ieri in conferenza stampa Aldo Poponcini vice comandante della Polizia Municipale - è emerso che il fenomeno riguarda ragazzini nati dal 2000 al 2005. Provengono da qualsiasi ceto sociale, senza distinzione e sono accomunati da questa moda, pericolosissima".

Le prime bevute del sabato sera, dunque, avvengono già a 13 anni. Nemmeno il tempo di diventare adolescenti e già si prova il primo "shottino". Il locale di via Oberdan è solo uno dei tanti: stando alle segnalazioni degli aretini, sia quelle che arrivano alle forze dell'ordine sia quelle che arrivano alla nostra redazione, nel centro cittadino ce ne sono altri che servono da bere ai giovanissimi senza nemmeno chiedere il documento. Ma se di là dal bancone c'è un ragazzino che non ha ancora compiuto 16 anni, siamo di fronte ad un vero e proprio reato.

"Il problema - ci scrive una lettrice - è che queste realtà sono molto frequenti in centro...anche in pieno corso Italia c’è un bar che fa shottini a minorenni fuori controllo. Quasi tutti i fine settimana sono costretta a chiamare ambulanze e forze dell’Ordine per farli soccorrere. Noi residenti di corso Italia alto non ne possiamo più".

Negli ultimi 5 anni il fenomeno si sarebbe acuito. Nell'occhio del ciclone adesso ci sono le zone della movida, quelle più frequentate. Aree che saranno oggetto di un ulteriore giro di vite da parte della Polizia Municipale e dell'Amministrazione comunale. "La sera più brutta degli ultimi tempi - ha spiegato il comandante della Municipale Cino Augusto Cecchini - è stata quella dello scorso 30 ottobre: ovvero la notte di Halloween. Sono stati 25 i ragazzi finiti in ospedale a causa dell'alcol. In alcuni casi si è rasentato il coma alcolico". L'obiettivo del sabato di tanti ragazzi, stando a quanto sempre più spesso si trovano a rilevare gli agenti della Municipale, è lo sballo alcolico: da ottenere velocemente con bevande che vanno oltre i 35 gradi e spesso di bassissima qualità. Un colpo pesante per la loro salute. “Per frenare e combattere fenomeni di questo tipo, particolarmente pericolosi proprio perché coinvolgono i più giovani rischiando di comprometterne il futuro, non si può che agire attraverso la repressione - ha commentato il sindaco Ghinelli, prospettando però la necessità di progetti di tipo educativo che coinvolgano la cittadinanza da attuare nel lungo periodo per recuperare questa situazione - . Gli esercenti devono capire che somministrare alcolici a minori è un reato, perseguibile e punibile severamente. Sono pienamente convinto di questo, e fino a quando gli aretini mi daranno fiducia, questa sarà la politica di questa Amministrazione”.
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