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Cronaca

Sex torsion, il boom dei ricatti hard su facebook. Ad Arezzo c'è chi ha perso 12mila euro

Sex torsion, così si chiama l'ultima trappola a luci rosse nella quale sono già cadute decine e decine di aretini. Il terreno su cui viene piazzata è quello virtuale della Rete, ma il ricatto è quanto mai concreto. C'è chi ha sborsato 12mila euro...

Sex torsion, così si chiama l'ultima trappola a luci rosse nella quale sono già cadute decine e decine di aretini. Il terreno su cui viene piazzata è quello virtuale della Rete, ma il ricatto è quanto mai concreto. C'è chi ha sborsato 12mila euro per cercare di assecondare la fame di denaro delle ricattatrici, quasi sempre ragazze avvenenti.

Gli “abbordaggi” avvengono sempre più frequentemente attraverso facebook, le vittime designate sono uomini di tutte le età. Dai giovanissimi, a quelli attempati. La predatrici entrano in azione inviando un messaggio privato e una richiesta d'amicizia. Di solito non hanno amici in comune con le vittime e hanno nomi esotici: “Jasmine”, “Irina”, “Chantal”. Tra le più attive ci sono ragazze marocchine, estoni, ma anche francesi.

Dopo il primo contatto, invogliano l'utente ad approfondire la conoscenza. A questo punto, molti tra gli "agganciati" fiutano il rischio truffa. E recentemente il social network ha iniziato a segnalare come messaggi indesiderati alcuni probabili tentativi di frode. Ma le maglie del controllo non sempre riescono ad essere serrate.

Se l'amicizia passa di livello, il rischio aumenta: di solito, la ragazza imbastisce un incontro tramite webcam, durante il quale lei si spoglia e chiede al dirimpettaio virtuale di fare altrettanto. E poi, magari, di spingersi oltre. Così scatta la trappola: la ragazza registra quanto sta avvenendo e, al termine dell'incontro, dispone di un filmato compromettente della vittima.

Nella registrazione l'uomo compare nudo, magari in atteggiamenti sessuali espliciti. Se non invierà del denaro alla donna, quel video sarà diffuso su facebook, inviato a tutti i suoi contatti. Molti ci cascano e pagano. Ricariche di card, bonifici bancari, trasferimenti MoneyGram. Passaggi di denaro all'estero su cui risulta difficile, se non impossibile, fare verifiche dall'Italia. E così il meccanismo truffaldino si moltiplica.

tastiera-ipad1In provincia di Arezzo la polizia postale ha raccolto 18 denunce in appena tre mesi (ottobre, novembre e dicembre 2015), ma i casi effettivi di estorsione sono molti di più, perché spesso le vittime non denunciano. L'esplosione del fenomeno è avvenuta nel corso dell'ultimo anno, anche se poi chi non ha ceduto al ricatto e ha visto diffondere un proprio video hard è stata soltanto una persona nell'Aretino. L'episodio risale a un paio di anni fa.

Giovani, anziani, mariti di mezza età. Non esiste un profilo tipo della vittima. Di certo, il caso più grave si è verificato in Valdichiana ad inizio 2015. Un ragazzo poco più che ventenne ha dato fondo ai propri risparmi (circa 12mila euro) prima di uscire allo scoperto e denunciare il ricatto sexy subito: aveva timore della reazione della fidanzata.

Foto tratta da facebook

@MattiaCialini

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