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Cronaca

Sessanta cani detenuti in casa: scoperto allevamento clandestino

Li allevava all'interno del proprio appartamento con l'intento poi di ricavarne del profitto vendendoli. E' stato scoperto grazie alla sinergia di Eital, Carabinieri e all'interessamento dell'onorevole Paolo Bernini un allevamento abusivo di oltre...

Li allevava all'interno del proprio appartamento con l'intento poi di ricavarne del profitto vendendoli. E' stato scoperto grazie alla sinergia di Eital, Carabinieri e all'interessamento dell'onorevole Paolo Bernini un allevamento abusivo di oltre 60 cani di razza all’interno di un abitazione privata in Sansepolcro.

A denunciare l'episodio sono stati proprio i volontari di Eital, associazione che si occupa della tutela degli animali.

Secondo quanto sottolineato dagli animalisti, i cani erano detenuti all’interno di stanze chiuse i cui pavimenti erano cosparse di feci e urine misto a cibo. Altri 30 cani che in anagrafe canina avrebbero dovuto trovarsi in quella casa non erano presenti e secondo fonti sarebbero morti e smaltiti illecitamente.

"Vogliamo chiedere alle autorità sanitarie - scrivono i rappresentanti di Eital – dov’erano fino al giorno del controllo interpellati dai militari. Altra anomalia è che i cani non sono stati posti in sequestro nell’immediato ma spostati solo il giorno dopo in due strutture, tra cui una già attenzionata dall’autorità giudiziaria negli anni passati. Per tutti questi motivi Eital ha depositato esposto, unitamente all’On. Paolo Bernini, presso la Procura della Repubblica per capire il motivo per cui gli animali non venivano salvati il giorno del controllo ma il giorno dopo e perché gli animali siano stati trasportati e a che titolo presso strutture di fama non proprio trasparente, tanto più sotto la vigilanza della stessa Autorità Sanitaria che non si era mai accorta del transito di centinaia di cani in anagrafe canina regionale a nome dell’allevatrice abusiva. Eital chiederà alla Procura della Repubblica l’immediato trasferimento dei cani in strutture idonee diverse da quelle attuali e sotto la vigilanza di Autorità Sanitarie estranee alla vicenda, e tutto ciò principalmente per sottoporre gli animali a cure veterinarie adeguate e destinazioni sicure".

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