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Cronaca

Manca la certificazione europea: sequestrati ad Arezzo 4 respiratori per gli ospedali del Lazio

Sono stati sequestrati presso un'azienda aretina che aveva il ruolo di importatrice dopo aver vinto una commessa da 320 macchinari per la Regione Lazio

Dopo le mascherine, anche alcuni respiratori sono finiti nel mirino della Guardia di Finanza di Arezzo. Problematica identica all'operazione che ha portato al sequestro di 72mila mascherine tra Arezzo, la Lombardia e l'Emilia Romagna. Questi macchinari utilizzati per favorire la respirazione nei soggetti ricoverati per coronavirus, non hanno infatti la certificazione europea e così la Finanza è intervenuta presso un'azienda aretina, che li stava importando dalla Cina, sequestrandoli. Da Arezzo sarebbero dovuti andare negli ospedali del Lazio in base ad una commessa richiesta proprio dalla Regione.

E invece il pm Roberto Rossi ha aperto un'inchiesta e la Finanza ha proceduto con il blitz che ha portato al sequestro di 4 respiratori che non sono mai arrivati quindi negli ospedali laziali. La commessa, molto più grande, prevedeva l'acquisto di 320 macchinari per un valore milionario, ma quando ad Arezzo ne sono arrivati i primi quattro, hanno fatto scattare qualche dubbio. Il primo a sospettare che qualcosa non andasse è stato un funzionario della Regione Lazio al quale non tornava la regolarità della certificazione per l'Unione Europea. Così la Guardia di Finanza si è messa in moto e dopo un periodo di indagine il Pm Rossi ha firmato un decreto di perquisizione per l'azienda di Arezzo, che di fatto riveste il ruolo di importatrice, dopo che ha vinto il bando della Regione. 

L'invio dei respiratori è quindi adesso bloccato e sarà necessario chiarire dove si è prodotta questa falla e se i respiratori, strumenti fondamentali per i malati di coronavirus, di solito utilizzati nei reparti di terapia intensiva, siano veramente non idonei o si tratta di mancanza di documentazione. Perché il marchio dell'Unione Europea, quando c'è, è la garanzia che quel prodotto corrisponde agli standard richiesti e può essere utilizzato per lo scopo per cui è nato. In mancanza di tale certificazione il respiratore non può essere usato.

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