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Cronaca

Se l'allarme corre su WhatsApp: la bufala dei nomadi "pluri ricercati" che imperversa in Casentino

Ancora una bufala che corre di telefonino in telefonino. Ancora un messaggio allarmistico che trova su WhatsApp una enorme cassa di risonanza. Dopo il caso dei presunti pedofili che si appostavano fuori dalle scuole, ecco quello dell'auto di...

Ancora una bufala che corre di telefonino in telefonino. Ancora un messaggio allarmistico che trova su WhatsApp una enorme cassa di risonanza. Dopo il caso dei presunti pedofili che si appostavano fuori dalle scuole, ecco quello dell'auto di alcuni pluripregiudicati:





attenzione!! Zingari. viaggiano su una Renault scenic targata .BJ210EP sono pluri ricercati.fare girare num.targa a più gente possibile. Grazie!!!!

La cosa curiosa è che nell'Aretino questo messaggio si è diffuso soprattutto in Casentino e in molti casi è accompagnato da un secondo messaggio che parla di allarme relativo a quella vallata. Al momento però non ci sono riscontri attendibili e tutto lascia pensare che sia una bufala. Ma la paura corre veloce, tanto quanto le dita sul touch di uno smart phone. E il breve messaggio si sta diffondendo a macchia d'olio.

Come detto non è il primo caso in provincia di Arezzo. Lo scorso anno imperversava il messaggio che dissuadeva dall'accettare portachiavi regalo perché "contengono un microchip" che avrebbero permesso ai delinquenti di seguire i malcapitati destinatari del "regalo" "fino a casa e vengono a conoscenza dei vostri movimenti per effettuare intrusioni e furti". Pochi mesi dopo il messaggio sul maxi sconto da Ikea, poi quello dedicato a Zara, e ancora in Valdarno i messaggio dei 7 kosovari dediti ai furti nelle case a bordo a di una Mercedes C 3. Una serie lunga, lunghissima, di allerte e allarmi. E in molti casi la bufala è in agguato.








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