Scoperta azienda dormitorio a Piandiscò: laboratorio non in regola e 3 lavoratori in nero. Due denunce

Un'azienda dormitorio, con tre lavoratori su 12 in nero. E' quella scoperta a Piandiscò: una pelletteria i cui titolari, cinesi, facevano lavorare 12 connazionali in condizioni al limite della sicurezza e della legalità.

Oltre trentamila euro di sanzioni amministrative e la denuncia di due persone, è il bilancio dell’attività di controllo della compagnia dei Carabinieri di San Giovanni Valdarno e del nucleo carabineiri ispettorato del lavoro di Arezzo nei confronti della ditta individuale gestita da due cittadini della Repubblica Popolare Cinese.

L'opificio, che contava dodici dipendenti cinesi, produce portafogli in pelle ed accessori per borse conto terzi. Al suo interno celava anche una zona adibita a dormitorio, senza rilascio di specifica abitabilità da parte dell’ufficio tecnico comunale. I militari dell'Arma lo scorso 29 ottobre a Castelfranco Piandiscò, a conclusione di mirata attività ispettiva, hanno segnalato all'autorità giudiziaria le due persone: una donna, X.Z, di 39anni e W.S di 36, entrambi nati in Cina e residenti a Piandiscò per una lunga serie di irregolarità.

Avevano omesso "di nominare il medico competente ed inviare i lavoratori alla visita medica secondo le scadenze previste", "di approntare la cassetta di primo soccorso"; "fornire adeguata informazione ai dipendenti”, di redigere il documento di valutazione dei rischi”; non avevano poi messo "a disposizione dei dipendenti macchine da cucire prive dei dispositivi di sicurezza” di redigere il documento di valutazione dei rischi”.

Nei confronti dell'azienda è stato emesso un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, per avere impiegato 3 lavoratori in nero su 12, pari al 27% dei lavoratori presenti. Complessivamente venivano elevate nove ammende per complessivi euro 33mila euro.