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Cronaca Fiorentina / Via Monte Falco

Diatribe tra docenti e studenti, il provveditore: "Circa 10 segnalazioni l'anno, pochi i provvedimenti necessari"

Dopo i casi di cronaca emersi in questi giorni ecco le statistiche. Curtolo: "In molti casi tempeste in un bicchier d'acqua, ma l'attenzione deve rimanere alta"

Due casi venuti alla luce nell'arco di una settimana. Due episodi per i quali due docenti sono finiti sotto procedimento disciplinare con l'accusa di aver aggredito altrettanti studenti. Ma cosa sta accadendo nella scuola aretina? Dati alla mano si scopre, con sollievo, che si tratta di casi isolati, e i numeri risultano esigui. A sottolinearlo è Roberto Curtolo, dirigente dell'ufficio scolastico territoriale di Arezzo che in seguito ai fatti di crona:

"In provincia abbiamo 40mila studenti e circa 4mila insegnanti. Ogni anno le segnazioni per casi simili sono una decina. Si tratta di una casistica molto inferiore rispetto ad altre zone d'Italia. Inoltre spesso, in seguito ai procedimenti disciplinari, i provvedimenti si rendono necessari solo nel 10 per cento dei casi".

Si tratta di episodi che raramente vengono alla ribalta, ma che sono affrontati da presidi e provveditorato con scrupolo. I procedimenti disciplinari infatti vengono aperti e portati avanti: "Spesso di tratta di tempeste in un bicchier d'acqua - spiega il provveditore - che si concludono senza la necessità di provvedimenti disciplinari. 

Rarissimi i "casi inversi", quelli in cui cioè sono i docenti ad essere aggrediti dagli studenti o dalle loro famiglie. "Ci possono essere dissidi verbali - spiega il provveditore - ma nell'Aretino non si è mai arrivati ad aggressioni fisiche". E anche in questo caso la media è inferiore rispetto ad altre province dove il problema si è rivelato di particolare importanza. 

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