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Scippatore seriale finisce in manette. Davanti al giudice: "Lo facevo per la droga"

Ad incastrarlo è stato un cittadino. Dopo averlo visto commettere l'ennesimo scippo a discapito di un'anziana signora ha preso il telefono e chiamato i poliziotti. E' finito così dietro le sbarre un 45enne aretino, di professione artigiano...

Ad incastrarlo è stato un cittadino. Dopo averlo visto commettere l'ennesimo scippo a discapito di un'anziana signora ha preso il telefono e chiamato i poliziotti.

E' finito così dietro le sbarre un 45enne aretino, di professione artigiano, responsabile di numerosi scippi messi a segno nei mesi passati per le strade di Arezzo.

Il modus operandi dell'uomo era sempre il solito. In sella alla sua Vespa bianca prima sceglieva la sua vittima (molto spesso signore non più nel fiore degli anni) e poi, dopo averla raggiunta, le strappava la borsetta scappando a tutto gas. Ma la scorsa settimana qualcosa non è andato come previsto.

Un aretino, dopo aver assistito all'ennesimo furto, è riuscito a prendere la targa della ormai temuta Vespa bianca ed ha passato l'informazione alla polizia. La squadra mobile di Arezzo è così riuscita a mettersi sulle sue tracce e controllarlo.

Lo scorso venerdì l'uomo si trovava in via Redi. Qui, sempre sul suo scooter, ha affiancato una donna di 82 anni che in quel momento si trovava ferma al semaforo in sella alla propria bicicletta. In un istante è piombato su di lei e le ha strappato via la borsetta. I poliziotti hanno assistito alla scena e sono riusciti a fermarlo in via della Chimera. Beccato in flagrante l'uomo è stato trasferito nella cella di sicurezza della questura dove ha trascorso il weekend in attesa della convalida dell'arresto.

Ieri mattina è comparso davanti al giudice del tribunale di Arezzo dove è stato riconosciuto colpevole. Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari in attesa del processo che si aprirà il prossimo 4 ottobre.

Dietro ai numerosi furti messi a segno dall'uomo, a quanto pare, si cela lo spettro della tossicodipendenza. Il 45enne infatti, seppur incensurato, è risultato essere una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine a causa del suo abuso di sostanze stupefacenti. Durante l'udienza in tribunale è stato proprio il 45enne, tra le lacrime, a confermare di aver commesso gli scippi per procurarsi il denaro sufficiente ad acquistare della droga.

L'uomo è seguito dall'avvocato Tiberio Baroni che si è adoperato per trovare una struttura idonea dove l'artigiano aretino possa uscire dalla sua dipendenza dalle droghe.

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