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Cronaca

Schiaffi e scotch sulla bocca, poi 6 ore legati. La notte di terrore degli anziani rapinati

Sei ore legati alle braccia e ai piedi, la bocca sigillata dal nastro adesivo. Hanno provato a liberarsi da soli, sfregando le mani, riuscendo almeno a togliere il bavaglio di scotch. Disperati, spaventati eppure combattivi, nonostante gli oltre...

Sei ore legati alle braccia e ai piedi, la bocca sigillata dal nastro adesivo. Hanno provato a liberarsi da soli, sfregando le mani, riuscendo almeno a togliere il bavaglio di scotch. Disperati, spaventati eppure combattivi, nonostante gli oltre 80 anni di età e la sciagura toccata loro in sorte. Si sono lacerati le labbra, le mani e le gambe per togliersi il nastro adesivo di dosso. Una notte da incubo per Dino, 84 anni, e la moglie Anna, di 82. Picchiati, legati, imbavagliati e rapinati da tre uomini che hanno fatto irruzione nella loro abitazione nel cuore della notte. Solo all'alba, la salvezza: sono arrivati i vicini, li hanno trovati insanguinati e sotto choc, ma vivi. Fuori dalla casetta gialla alle porte di Palazzuolo, frazione di Monte San Savino, si sono aggiunte - alle prime luci del sole - quelle blu dei lampeggianti di ambulanze e carabinieri.

Il muro a secco, l'accenno di fiori sugli alberelli, la fila di piante che incorniciano l'ingresso. La tranquillità della casa di Dino, classe 1932, è stata avvolta d'improvviso dalle tenebre di una nottata balorda. Erano le 2 quando l'uomo ha lasciato la moglie a letto per controllare, al piano di sotto, cosa potesse aver causato quei rumori che l'avevano destato dal sonno. Così – secondo la ricostruzione dei carabinieri – sarebbe stato l'anziano padrone di casa ad aprire la porta che dà sulla cucina al piano terra, mentre qualcuno – da fuori – provava ad entrare. In tre si sono parati davanti all'ultraottantenne. E subito hanno messo in chiaro le loro intenzioni con spintoni e male parole. Sconosciuti, ma dal volto scoperto e assai minacciosi. E' così iniziata la lunga notte di terrore per i due anziani padroni di casa. Buttata giù dal letto la moglie, i tre banditi hanno iniziato a malmenarla assieme al marito. Spintoni, schiaffi. “Fuori i soldi!”, hanno urlato.

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Gli anziani hanno consegnato quel poco che avevano: nelle mani dei rapinatori sono finite catenine d'oro, di scarso valore commerciale, ma preziose testimonianze del passato familiare. Oltre a questo, i banditi hanno preso 700 euro in contanti. Poi, con il nastro adesivo, hanno immobilizzato moglie e marito e li hanno legati. Nel frattempo i rapinatori hanno messo a soqquadro l'abitazione, aperto sportelli, rovesciato cassetti e indumenti. Sono riusciti a portar via i tre fucili da caccia che il padrone di casa deteneva, regolarmente denunciati. Poi hanno messo in moto la vecchia Ford Fiesta bordeaux dell'anziano, le chiavi erano nel cruscotto.

“Negli anni scorsi c’erano stati dei furti in abitazioni a Palazzuolo – racconta Lucio Mujesan, uno dei residenti, ex calciatore amaranto dal '73 al '75 -, magari di chi si intrufolava con una scusa in casa e poi metteva le mani sull’oro o sui preziosi. Ma mai si era verificato un episodio di una simile violenza nel nostro paese”.

Probabilmente i tre banditi erano arrivati a piedi. Secondo la testimonianza delle vittime, parlavano italiano, senza particolari accenti. Tuttavia gli inquirenti non escludono la possibilità che fossero stranieri. Hanno avuto 6 ore per scappare: il (lentissimo) tempo d'angoscia durante il quale Dino e la moglie sono rimasti legati. Prima dell'arrivo delle ambulanze che hanno portato le due vittime all'ospedale della Fratta. Cinque giorni la prognosi per le escoriazioni, ma la ferita per la brutale aggressione non guarirà tanto presto.

@MattiaCialini

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