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Cronaca

Scandalo Ato. L'anticorruzione di Cantone chiede il commissariamento di Sei Toscana

L'autorità nazionale anticorruzione, guidata da Raffaele Cantone, ha chiesto di procedere con il commissariamento per la società Sei Servizi Ecologici Integrati Toscana. Nuova doccia fredda per l'azienda che si occupa della gestione integrata dei...

L'autorità nazionale anticorruzione, guidata da Raffaele Cantone, ha chiesto di procedere con il commissariamento per la società Sei Servizi Ecologici Integrati Toscana.

Nuova doccia fredda per l'azienda che si occupa della gestione integrata dei rifiuti nell’Ato Toscana Sud (Arezzo, Siena e Grosseto). La richiesta è stata inoltrata al Prefetto di Siena, a cui spetta la decisione finale e l'indicazione anche della persona che si farà carico del ruolo di commissario. L’istanza è connessa all’inchiesta per turbativa d’asta e corruzione che vede indagate figure di vertice della società e altri soggetti collegati, per i quali sono stati disposti arresti domiciliari o misure interdittive. Il valore dell’appalto, che secondo i pm fu truccato, si aggira sui 3,5 miliardi di euro”. L’ordinanza del Gip di Firenze è allegata all’istanza di commissariamento dell’Anac e da essa – rileva l’Autorità nazionale anticorruzione – emerge “con assoluta chiarezza un sistema illecito, volto a favorire il raggruppamento risultato aggiudicatario, attraverso accordi collusivi e illecite commistioni tra controllori e controllati”. Dallo scorso novembre, Andrea Corti ex direttore della Ato Toscana Sud si trova agli arresti domiciliari. L'accusa che pesa su di lui è di corruzione, concussione per induzione e turbativa d’asta. Pronta la replica da parte dell'azienda attraverso una nota stampa.

A seguito della procedura avviata da Anac lo scorso novembre, Sei Toscana è stata informata dall’Autorità in merito alla trasmissione alla Prefettura di Siena della proposta per l’adozione delle misure di cui all’art. 32 D.l.n.90 del 24/06/2014.

Qualunque sarà la risoluzione adottata dall’Autorità, Sei Toscana è in grado di garantire la continuità e la qualità dei servizi, potendo contare su una struttura operativa che ha dimostrato competenza e professionalità anche in una fase così complessa.

Il modello realizzato nella Toscana meridionale rappresenta un riferimento per gli altri territori che si apprestano alla riorganizzazione del servizio di gestione ambientale. E’ proprio per questo che Sei Toscana è pronta ad attendere con serenità la conclusione del procedimento e resta di primario interesse della società che venga fatta completa chiarezza sull’affidamento di un servizio pubblico così delicato.

Una chiarezza dovuta ai Comuni, ai cittadini, ai dipendenti e alla società stessa che è e rimane sempre impegnata a garantire il miglior servizio possibile.

Sei Toscana, riservandosi di valutare l’eventuale provvedimento, conferma fin da ora completa collaborazione da parte dell’intera struttura e dei propri organi, assicurando la massima trasparenza ed impegno.

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