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Cronaca

Rossi fa ricorso contro la decisione del Csm

Nella delibera che ha avuto come relatore Piercamillo Davigo, si legge infatti anche la motivazione: "avrebbe compromesso il requisito dell'indipendenza da impropri condizionamenti."

Il magistrato aretino Roberto Rossi ha depositato il suo ricorso al Tar del Lazio contro la decisione emessa dal Consiglio superiore della magistratura il 24 ottobre scorso, che non lo ha confermato al vertice della Procura di Arezzo, dove fino a qualche temo fa aveva il ruolo di procuratore capo.

Nella delibera che ha avuto come relatore Piercamillo Davigo, si legge infatti anche la motivazione: "avrebbe compromesso il requisito dell'indipendenza da impropri condizionamenti."

A Rossi, pm del caso Banca Etruria, è stato contestato di aver mantenuto l'incarico di consulenza con il governo ai tempi di Letta e di Renzi anche dopo l'avvio delle indagini sulla popolare aretina. Il nodo della questione è riferibile alla presenza di Pier Luigi Boschi nel cda di Banca Etruria, mentre la figlia Maria Elena era ministro per le riforme.

La struttura della delibera del Csm non è condivisa da Rossi che ha così deciso di fare ricorso, convinto che sia dimostrata la non coincidenza dei tempi, ovvero la consulenza con la presidenza del consiglio finita nel 2015, mentre le indagini sono partite nel 2016.

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