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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Crac Etruria, il Comune di Arezzo e la vedova del suicida di Civitavecchia chiedono di costituirsi parte civile

Con la loro anche associazione di consumatori e circa 200 azzerati

Nell'ambito del processo sul crac di Banca Etruria, che ha preso il via questa mattina al tribunale di Arezzo, chiedono di costituirsi parte civile sia il Comune di Arezzo, come annunciato da tempo dal sindaco della città Alessandro Ghinelli, sia la vedova di Luigino D'Angelo.

La storia di Luigi D'Angelo, impiccatosi dopo aver perso 100mila euro in obbligazioni subordinate Banca Etruria

D'Angelo era un pensionato di Civitavecchia che si tolse la vita il 28 novembre del 2015, dopo aver perso circa 100mila euro in obbligazioni subornita di Bpel andate in fumo dopo l'approvazione del decreto salva banche.

Scatta il maxi processo per il crac Etruria, 25 imputati eccellenti

A chiedere di costituirsi parte civile ci sono anche 200 risparmiatori azzerati (in aula presenti stamani ce ne sono però soltanto due), le associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori, oltre a Banca Cis di San Marino. Nessuno, dei 16 imputati, è presente, l'aula con il maxi schermo montato è vuota.

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