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Processo Banca Etruria, azionisti e obbligazionisti ci sperano: "Io ho ripreso l'80%, ma non mollo"

Sono oltre duemila le posizioni di singoli risparmiatori di Banca Etruria che con convinzione hanno deciso di chiedere il risarcimento dei danni facendo istanza per essere ammessi come parte civile nel processo per bancarotta fraudolenta e...

Sono oltre duemila le posizioni di singoli risparmiatori di Banca Etruria che con convinzione hanno deciso di chiedere il risarcimento dei danni facendo istanza per essere ammessi come parte civile nel processo per bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice a carico di 20 ex vertici della Popolare Aretina.

L'iter processuale è solo all'inizio e sarà molto lungo. La prossima udienza si terrà il 12 ottobre prossimo, dopo che ieri tutta la macchina del tribunale di Arezzo si è messa in moto per recepire le richieste di costituzione delle parti civili. In aula c'è stato poi il tempo da parte del procuratore capo Roberto Rossi di chiedere l'unificazione del processo con l'altro filone sempre legato alla bancarotta, dove molti degli indagati si ripetono. Se la richiesta sarà accolta, il maxi processo diverrà ancora più grande. Gli imputati potrebbero salire intorno a 30, seguiti da uno stuolo di avvocati aretini e non. E se le parti civili che si sono presentate fossero ammesse (come danno per scontato i legali) si potrebbe parlare del processo penale più ampio in Italia per numero di persone che chiedono il risarcimento dei danni, ben oltre quello che si è tenuto per il naufragio della Costa Concordia.

"A me azzerarono 100 mila euro di obbligazioni subordinate - ha raccontato un risparmiatore fuori dal tribunale - con il rimborso forfettario sono riuscito a riprendere quasi l'80%, ma non mollo, non smetterò di protestare per il danno subito ed è per questo che ho deciso di costituirmi parte civile. Fino a che avrò fiato lotterò, vediamo se riusciamo a recuperare anche l'altro 20%."

Come lui ce ne sono molti, rappresentati dalle associazioni di tutela dei consumatori, o da studi di avvocati aretini e non solo.

Tra di essi sono in molti gli azionisti che hanno pensato di inserirsi come parte civile nel processo:

"La base principale è che la lesione dei loro diritti è tale che deve essere tutelata - ha spiegato l'avvocato Riziero Angeletti - il processo per bancarotta fraudolenta denota una depauperamento del patrimonio sociale e quindi di azionisti e obbligazionisti che deve essere recuperato."
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