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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Presunti abusi all’asilo di Rendola, verso la sentenza: ascoltati gli ultimi testi della difesa. Il pm chiede 13 anni

Gli ultimi sei testi della difesa sono sfilati ieri di fronte ai giudici. Adesso il processo per presunti abusi avvenuti all'asilo di Rendola si avvia verso la sentenza. La prossima udienza dedicata alla repliche, alle quali seguirà la riunione...

Gli ultimi sei testi della difesa sono sfilati ieri di fronte ai giudici. Adesso il processo per presunti abusi avvenuti all'asilo di Rendola si avvia verso la sentenza. La prossima udienza dedicata alla repliche, alle quali seguirà la riunione della camera di consiglio e la decisione finale, è prevista per il 30 novembre. L'accusa, sostenuta dal pm Alessandra Falcone, ha chiesto 13 anni di reclusione.

Intanto alcuni degli insegnanti della struttura, alcuni ex collaboratori e colleghi dell'ex bidello sono stati sentiti in aula, di fronte al Collegio presieduto dal giudice Silverio Tafuro, con a latere Avila e Faltoni. "Hanno raccontato - afferma Raffaello Falagiani, legale dell'imputato - come gli ambienti dell'asilo e l'organizzazione interna non permettessero che ci fossero momenti in cui fosse possibile compiere gli atti di cui il mio assistito è accusato. L'asilo di fatto è uno spazio aperto, con tre aule, circa 80 bambini all'epoca dei fatti e bagni senza porte: tutto alla luce del sole".

Ieri ha deposto in aula anche un perito della difesa, la neuropsichiatra Laura Lombardi, considerata una luminare in materia di abuso di minori. La sua deposizione è andata a concordare con quanto sostenuto lo scorso 25 ottobre dai periti nominati dal tribunale: " il professor Giovan Battista Camerini e la psicologa Francesca Giammarugli dichiararono i ragazzini non idonei a testimoniare. Due i motivi: uno è da attribuire a casi di amnesia infantile; l’altro è legato alle suggestioni derivanti dall’ambiente familiare e terapeutico".

LA VICENDA

La vicenda che risale al 2012 e che scosse profondamente il Valdarno, per la quale inizialmente furono sentiti 12 bambini, anche se poi per otto casi l’ex bidello fu prosciolto. Durante il procedimento giudiziario di fronte al collegio – composto dal presidente Silverio Tafuro e, a latere, Avila e Faltoni – sono stati ascoltati i carabinieri, ripercorsi i risultati delle indagini svolte, comprese le analisi delle telecamere piazzata dentro alla scuola e quelle del contenuto del pc del 53 enne, e ascoltati i periti della Procura. Proprio questi ultimi avevano valutato i quattro bambini (ormai divenuti ragazzini) in grado di sostenere una deposizione in aula. Nonostante il parere positivo dei giudici, era comunque necessario il nullaosta dei consulenti del tribunale.

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