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Cronaca

Piter e la "psicosi bianca", dalla perizia di parte alla decisione del gup. Il commento dei legali

"Era un accertamento necessario, che completerà il quadro del processo", così commentano i legali di Piter Polverini la decisione del gup Piergiorgio Ponticelli di far svolgere una doppia perizia - psichiatrica e medico legale - sul giovane che ha...

"Era un accertamento necessario, che completerà il quadro del processo", così commentano i legali di Piter Polverini la decisione del gup Piergiorgio Ponticelli di far svolgere una doppia perizia - psichiatrica e medico legale - sul giovane che ha ucciso Katia Dell'Omarino.

Ieri, dopo una lunga udienza, nella quale il 25enne ha parlato oltre un'ora e mezzo incalzato dalle domande del giudice, il gup ha riservato un colpo di scena: pur non avendo ammesso la richiesta iniziate di rito abbreviato condizionato da perizia psichiatrica richiesto dalla difesa, ha deciso di far comunque svolgere l'accertamento. Una differenza sottile, ma comunque sostanziale ai fini del processo.

Adesso infatti tutte le carte si mescolano di nuovo. Alla luce degli esiti della duplice perizia, anche il pubblico ministero Julia Maggiore potrebbe riformulare la richiesta di condanna: "Aumentando o diminuendo la pena" spiega l'avvocato che rappresenta la famiglia Dell'Omarino, Anna Boncompagni. Ed è come se il processo tornasse indietro di una tappa. "Polverini ha fornito una ricostruzione dei fatti ben precisa - spiega Boncompagni - ha narrato determinati tipi di comportamenti e certi tipi di reazioni emotive. Tutto quindi secondo il giudice andrà valutato in una duplice ottica, non solo psichiatrica".

I legali della difesa si erano già affidati ad un consulente che aveva svolto una perizia psichiatrica, il dottor Paterniti. "Questa perizia - spiega Mario Cherubini che insieme al collega Piero Melani Graverini assiste Polverini - mette in evidenza la situazione patologica che affligge il nostro assistito. Una situazione che può aver influenzato il suo agire nel momento in cui è avvenuta la tragedia, la notte tra l'11 e il 12 luglio".

Ma quale sarebbe questa patologia? Paterniti ha spiegato nella sua relazione che si tratta di una cosiddetta "psicosi bianca" ovvero una "psicosi schizofrenica a scarsa espressione sintomatica". Nessun delirio, nessun segnale evidente, ma una indole particolarmente introversa e una patologica difficoltà relazionale sarebbero da attribuire a chi ne è affetto.

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