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Cronaca

Picchia e maltratta la moglie per anni: 35enne denunciato dalla propria figlia

E' finito con le manette ai polsi dopo aver maltrattato per anni la propria moglie. Sono gli agenti della Squadra Mobile della polizia di Arezzo a siglare un'importante operazione di contrasto alla violenza di genere ed assicurare alla giustizia...

E' finito con le manette ai polsi dopo aver maltrattato per anni la propria moglie.

Sono gli agenti della Squadra Mobile della polizia di Arezzo a siglare un'importante operazione di contrasto alla violenza di genere ed assicurare alla giustizia un 35enne che per lungo tempo ha continuato a abusare fisicamente e psicologicamente della propria moglie.

Oggi, proprio in concomitanza con la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, i poliziotti aretini hanno arrestato T.D. 35 anni anni residente a Frassineto da anni ma di origini albanesi.

Secondo quanto reso noto dagli agenti, l'uomo era stato indagato per maltrattamenti in famiglia commessi nei confronti della propria moglie, che, madre di tre figlie, era costretta a subire angherie e violenze dal proprio marito.

Le indagini sono iniziate lo scorso luglio.

"Venite a fermare papà, sta ancora litigando con la mamma". E' stata questa la disperata richiesta di aiuto arrivata direttamente al centralino della questura aretina. Dall'altro capo del telefono la voce di una bambina che, scossa dall'ennesimo violento litigio, aveva richiesto l'intervento della polizia. "L’attività condotta dalla Sezione specializzata della Squadra Mobile - fanno sapere dalla questura - ha portato la donna a trovare il coraggio di denunciare violenze ed angherie subite per circa tredici anni, in un contesto familiare fatto di momenti di “ordinaria violenza”. Condotte in tempi brevissimi, le investigazioni avevano portato con schiaccianti prove di colpevolezza a far determinare il pubblico ministero a chiedere ed ottenere immediatamente l’allontanamento del 35enne dalla moglie e dalle tre figlie. L’uomo, però, sprezzante della legge e dell’autorità, ha ripetutamente violato gli obblighi imposti, avvicinando la donna e continuando la propria opera persecutoria, arrivando finanche a minacce di morte. Quelle violazioni, monitorate dalla Polizia e comunicate immediatamente alla Magistratura, hanno comportato l’istantanea conversione degli obblighi imposti in custodia cautelare in carcere". Nella pomeriggio di oggi, gli investigatori della squadra mobile, hanno notificato ed eseguito la misura della custodia cautelare in carcere e, dopo aver rintracciato il 35enne lo hanno trasferito in carcere.

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