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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Pestata dal compagno, 24enne scappa di casa, entra in un locale e chiede aiuto al barista. Arrestato 35enne

E' entrata correndo in un bar del contro di Arezzo, chiedendo aiuto. Appena 24 anni, il volto tumefatto, il naso fratturato e una ciocca di capelli staccata di netto dalla testa: "Aveva promesso che non lo avrebbe fatto più", ha detto la ragazza...

E' entrata correndo in un bar del contro di Arezzo, chiedendo aiuto. Appena 24 anni, il volto tumefatto, il naso fratturato e una ciocca di capelli staccata di netto dalla testa: "Aveva promesso che non lo avrebbe fatto più", ha detto la ragazza al barista che ha immediatamente chiesto aiuto.

Il drammatico episodio è avvenuto domenica scorsa, 6 maggio. La ragazza, di nazionalità marocchina, era stata aggredita da un 35enne di Pozzuoli, residente ad Arezzo, pluripregiudicato per maltrattamenti in famiglia, stalking, minacce e lesioni, già destinatario della misura cautelare dell’obbligo di firma alla polizia giudiziaria in un procedimento penale iniziato per la denuncia della stessa vittima a dicembre dell’anno scorso.

La coppia aveva trascorso insieme la serata di sabato, partecipando ad una festa. Probabilmente avevano anche bevuto troppo alcol. Poi la mattina i brutale pestaggio. La giovane non ha saputo riferire i motivi per i quali si sia innescata la violenta aggressione. Ai poliziotti della Squadra Mobile, che sono arrivati a casa per arrestarlo, l’aggressore ha cercato di giustificare l’accaduto raccontando che l’auto nella quale viaggiavano era finita fuori strada e che anche lui era vittima dell’incidente. Ma il 35enne non presentava nessuna lesione e la macchina era integra e parcheggiata sotto casa.

"L’operazione suffraga l’impegno della Polizia di Stato nel contrasto del fenomeno della violenza di genere - spiega con una nota la Questura -, già oggetto di attività e campagne promosse con il cosiddetto “Protocollo EVA” sui casi di maltrattamenti in famiglia e con il “Protocollo SARA” (Spousal Assaultment Risk Assessment) per i casi di recidiva di condotte violente intra familiari.

Anche nell’odierno episodio si è assistito al consueto copione. Il timore di rimanere da sola, la condizione di straniera in un Paese che non è il proprio, l’esigenza di capire il perché delle violenze fisiche, la convinzione che non accadrà più, la malsana idea di essere legata ancora sentimentalmente con l’uomo, hanno spinto la ragazza a riavvicinarsi al proprio aggressore, anche dopo la prima violenza.

Grazie alla solida specializzazione maturata dagli operatori della competente Sezione della Squadra Mobile, unita ad elevate doti di sensibilità e di capacità di approccio, la ragazza ha trovato la forza ed il coraggio di parlare con gli stessi investigatori svelando e denunciando le vessazioni e le violenze subite".

L’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Arezzo, non prima di essere fatto destinatario anche della sanzione amministrativa di cui all’art. 75 D.P.R. 309/90 essendo stato trovato con mezzo grammo di marjuana per uso personale.

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