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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Operazione antidroga. Quattro pusher finiscono in manette, stroncato maxi giro di spaccio

Aveva chiamato i carabinieri disperata chiedendo di intervenire per salvare la propria famiglia dalla bancarotta. Era stata una madre di un giovane biturgense a denunciare il figlio che, in poco meno di un anno, aveva dissipato buona parte dei...

Aveva chiamato i carabinieri disperata chiedendo di intervenire per salvare la propria famiglia dalla bancarotta. Era stata una madre di un giovane biturgense a denunciare il figlio che, in poco meno di un anno, aveva dissipato buona parte dei risparmi suoi e dei genitori per acquistare droga da un pusher della zona.

Hanno preso così avvio le indagini condotte dai carabinieri della tenenza di Sansepolcro e che oggi hanno portato all’arresto di quattro ultratrentenni accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Era il 2013 quando i militari si misero al lavoro per rintracciare lo spacciatore descritto in quella telefonata dalla donna. Dopo una lunga e attenta attività di indagine i carabinieri sono riusciti a rintracciare (e raccogliere elementi utili per l’arresto) M.M 39enne di Anghiari indicato come uno dei maggiori spacciatori dell’intera vallata.

Le manette ai polsi dell’anghiarese sono state messe questa mattina su ordinanza del gip del tribunale di Arezzo Giorgio Ponticelli che ha dato seguito alla richiesta del sostituto procuratore Marco Dioni.

droga_borgoInsieme al 39enne è stato beccato anche F.M. 30enne di Anghiari sottoposto agli arresti domiciliari. Con loro altri due arresti. R.C. 37enne anch’essa di Anghiari, trovata in possesso di 100 grammi di hashish già divisi in dosi, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. Per lei è stato disposto l’obbligo di dimora con permanenza nella propria abitazione in orario notturno e obbligo di presentazione alla polizia.

Manette ai polsi anche per un altro anghiarese, C.N. 39 anni il quale custodiva in casa propria circa mezzo chilo di hashish e un bilancino di precisione. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della Tenenza di Sansepolcro, coadiuvati nella fase esecutiva da quelli del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Arezzo e del Nucleo Cinofili di Firenze. "L’indagine, protrattasi fino al giugno 2014 - fanno sapere dal Comando provinciale di Arezzo - ha visto i carabinieri impegnati in intercettazioni telefoniche e ambientali, servizi di osservazione, controllo e pedinamento. In questo modo è stato possibile ricostruire la struttura e il modus operandi di soggetti dediti al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Una rete ben radicata nella Valtiberina toscana e nell’hinterland perugino. E' infatti emerso che il giro anghiarese e biturgense era collegato ad un traffico proveniente dall'Umbria. Perugia è il centro preferito dai consumatori di Umbria, Toscana, Marche e Lazio per rifornirsi di droga, dove lo spaccio delle sostanze stupefacenti nel capoluogo umbro è prerogativa pressoché esclusiva dei tunisini". Gli ulteriori accertamenti eseguiti da parte dei carabinieri hanno permesso di avviare le indagini per l’operazione, denominata One Hundred Forty - Seven”, dal nome in codice utilizzato dagli acquirenti per il principale spacciatore. In questo contesto sono in tutto 10 gli arresti eseguiti in flagranza per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e sono stati sequestrati circa 1000 grammi tra cocaina, eroina, hashish, marijuana e “wax”. wax"Per la prima volta - proseguono i militari aretini - è stata sequestrata la "wax” (dall’anglosassone colla) sostanza resinosa di colore giallastro (principio attivo puro THC) estratto dalla “marijuana” con la tecnica del BHO (Butane Hash Oil), utilizzando come solvente il gas butano che portando ad elevate temperature la sostanza consente di estrarne il solo principio attivo . Esso ha normalmente ha un uso medico grazie all’elevata concentrazione di principio attivo e alle diverse maniere di assimilazione possibili: ottimo nella terapia del dolore, patologie del sonno e terapia post-chemioterapia. Per uso alimentare, mescolato a cibo e bevande, indicato per patologie relazionate al fumo". Le principali attività d'indagine sono consistite in servizi di osservazione, pedinamento e controllo da parte dei carabinieri che hanno portato, nella prima metà del mese di maggio 2014 a Perugia, agli arresti dei tunisini G. R., 46enne, A. S., 37 enne, J. R., 30enne, A. A., 32enne, e M. F., 39enne, e, il 7 giugno 2014, in Pieve Santo Stefano, dei coniugi F. C., 33enne di Sansepolcro, e V. A., 31enne di Schio (VI). A seguito dei recuperi di sostanze stupefacenti operati per cristallizzare la prova delle attività di spaccio, sono state segnalate alle competenti Prefetture per uso personale di sostanze stupefacenti.

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