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Cronaca

Omicidio di Terranuova, la moglie resta a Sollicciano. I vuoti di memoria e la convalida dell'arresto

Un black out totale. Clara Vannini di fronte al Gip Piergiorgio  Ponticelli ha parlato un'ora e mezzo questa mattina durante l'udienza di convalida dell'arresto, spiegando di non ricordare i concitati momenti dell'omicidio del marito, Enzo Canacci...

Un black out totale. Clara Vannini di fronte al Gip Piergiorgio Ponticelli ha parlato un'ora e mezzo questa mattina durante l'udienza di convalida dell'arresto, spiegando di non ricordare i concitati momenti dell'omicidio del marito, Enzo Canacci. Ai carabinieri ha confessato di averlo ucciso e poi di aver tentato il suicidio. Ma il ricordo della tragedia sembra essere rimasto incagliato in qualche meandro della memoria. La 58enne, che questa mattina ha lasciato il carcere di Sollicciano per raggiungere il tribunale di Arezzo, assistita dal suo legale Antonino Giunta, ha deciso di raccontare la sua verità.

Al termine dell'udienza la Pm Masiello ha chiesto la custodia cautelare in carcere, mentre la difesa aveva richiesto una misura cautelare diversa dal carcere, ovvero il trasferimento in una struttura sanitaria specializzata dove la donna potrà essere curata per la sua depressione. Il Gip, dopo una lunga camera di consiglio, ha accolto la richiesta della pm confermando la custodia cautelare in carcere. Clara Vannini resterà quindi a Sollicciano.

LA RICOSTRUZIONE

Nel ricordo di quel drammatico lunedì però è rimasto un buco: la donna ha detto di ricordare che alle 17 circa il marito voleva uscire per andare alla Festa del Perdono e lei invece avrebbe voluto restare in casa. Poi il buio. La prima immagine che affiora nella memoria, ha raccontato che sarebbe quelle delle sue mani che tremavano. Poi la vista del sangue, per terra. E' stato a quel punto che ha cercato i farmaci che utilizzava per uno stato depressivo, ne ha aggiunti altri e li ha ingeriti tutti insieme, pensando che fossero stati sufficienti per togliersi la vita. Invece molte ore dopo ha riaperto gli occhi e si è trovata all'ospedale del Valdarno, dove era stata portata dai soccorritori del 118.

CONVALIDA DELL'ARRESTO

Un'udienza lunga: la 58enne ha parlato per oltre un'ora e mezza, senza però riuscire a focalizzare quanto accaduto al momento del dramma. Il Gip si è poi ritirato in camera di consiglio. La decisione è arrivata dopo le 13.

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