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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio di Sinalunga, il 22enne morto per dissanguamento. Tracce organiche al Ris. Esami balistici e rilievi video

Continuano le indagini sull’omicidio di Andrea Ndoja, il giovane albanese freddato con un colpo di pistola mercoledì a Sinalunga, in provincia di Siena. E' stato l'allevatore di Foiano della Chiana, ma originario di Momaiada in provincia di Nuoro...

Continuano le indagini sull’omicidio di Andrea Ndoja, il giovane albanese freddato con un colpo di pistola mercoledì a Sinalunga, in provincia di Siena. E' stato l'allevatore di Foiano della Chiana, ma originario di Momaiada in provincia di Nuoro, Giulio Sale, 45 anni, a esplodere il colpo con un'arma semiautomatica: gli inquirenti sono ormai sicuri. Da chiarire, tuttavia, ancora i contorni del ferimento mortale. L'autopsia sul corpo della vittima ha rivelato che non ci sono segni compatibili con una colluttazione.

L'allevatore, secondo quanto rilasciato ai carabinieri che stanno indagando sull'uccisione, ha detto di aver raggiunto a piedi da Foiano della Chiana, l'abitazione dove si trovava la vittima 22enne; erano le 21,30. Il 45enne non sarebbe stato armato. Il 22enne era ospite di tre amici connazionali e sarebbe stato lui ad aprire la porta quando Sale si è presentato. Sale, ha riferito, avrebbe voluto chiarire pacificamente con il proprietario dell'abitazione un precedente rapporto di lavoro, ma Ndoja avrebbe tirato fuori la pistola Beretta calibro 7,65. Così il pastore, per difendersi, gliela avrebbe strappata di mano esplodendo l'unico colpo all'interno e uccidendo il 22enne. Poi sarebbe scappato per i campi, peraltro cadendo più volte al buio in una zona impervia, rimediando fratture agli arti e al costato.

La vittima, colpita alla gola, avrebbe raggiunto gli altri inquilini dell'abitazione, tra cui il padrone di casa, al piano di sopra. Poi il decesso per dissanguamento. Contemporaneamente erano partite le segnalazioni a 118 e carabinieri.

Sarebbe stato Sale ad indicare, il giorno seguente, ai militari il luogo dove si trovava la pistola, persa nel burrone dove era caduto.

Sono stati raccolti molti campioni ematici da inviare al Ris di Roma, per accertare se il sangue di cui era coperto l’omicida sia quello della vittima. Poi sono stati eseguiti rilevamenti fotografici, video e misurazioni sul luogo del delitto per chiarirne la dinamica. Trovati anche il colpo esploso e una cartuccia inesplosa, probabilmente saltata fuori nel momento in cui la pistola è stata armata da cui, verosimilmente, non sapeva o non ricordava che l'arma avesse un colpo in canna. Saranno inoltre eseguiti rilievi balistici su bossoli, cartuccia e pistola.

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