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Cronaca

Omicidio di Gastone Pagni, c'è un indagato. Attesa per il test del dna

C'è una persona iscritta nel registro degli indagati per l'omicidio di Gastone Pagni. La svolta nelle indagini è recente, avvenuta a due anni e mezzo dal decesso del 55enne. Pagni fu aggredito nella propria abitazione nel centro storico di Arezzo...

C'è una persona iscritta nel registro degli indagati per l'omicidio di Gastone Pagni. La svolta nelle indagini è recente, avvenuta a due anni e mezzo dal decesso del 55enne. Pagni fu aggredito nella propria abitazione nel centro storico di Arezzo nel luglio 2015 e morì dopo oltre un mese. E' stata individuata una traccia di dna sulla scena del crimine non appartenente alla vittima. E sono in corso esami di laboratorio per stabilire se il materiale genetico prelevato dalla Scientifica sia compatibile con quello dell'indagato.

L'aggressione e la morte

Era il 9 luglio 2015 quando, in via del Saracino, all'interno della propria abitazione, Gastone Pagni - "Gas" per gli amici, informatore farmaceutico e figlio dell'indimenticato chirurgo - fu ritrovato a terra dai vigili del fuoco che forzarono l'ingresso: era debilitato, in gravissime condizioni. Erano giorni che parenti e conoscenti non avevano più sue notizie. Aveva subito un terribile pestaggio (aveva un'importante emorragia cerebrale) e fu trasferito d'urgenza al San Donato. Dopo un mese trascorso tra gli ospedali di Siena e Arezzo, l'uomo fu dimesso e accolto in una residenza sanitaria, ma la sue condizioni precipitarono poco più tardi, rendendo necessario un secondo ricovero al San Donato. Dopo 40 giorni dall'aggressione nella notte tra il 18 e il 19 agosto 2015 - a seguito di una crisi respiratoria -, l'uomo morì.

L'appello degli amici: "Trovate i colpevoli"

Nel giorno dell'addio a Gas, con le esequie funebri celebrate nella chiesa della Misericordia di via Garibaldi il 20 agosto 2015, gli amici lanciarono un appello alle forze dell'ordine per trovare un possibile responsabile. La procura aretina aveva già aperto un'inchiesta contro ignoti per lesioni aggravate il 9 luglio. E il sostituto procuratore Angela Masiello, dopo il funerale, aveva disposto l'autopsia sul corpo del 55enne. Per questo venne rinviata la sepoltura di qualche giorno. L'autopsia fu decisiva per svelare il nesso tra le percosse e il decesso. Il reato del fascicolo si era trasformato in omicidio.

L'inchiesta per omicidio e la svolta

Gli inquirenti della squadra mobile di Arezzo si concentrarono da subito sulle frequentazioni di Pagni per trovare l'assassino. I detective indagarono sul mondo della tossicodipendenza, ma senza riuscire a trovare prove sufficienti per addebitare responsabilità. E adesso, dopo due anni e mezzo, la soluzione del caso potrebbe essere vicina, grazie al dettaglio emerso dai laboratori della polizia Scientifica di Roma. La procura attende ora la comparazione del materiale organico ritrovato con il dna dell'indagato.

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