Delitto di via della Robbia, domani la perizia sulle tracce di dna. Ancora interrogatori
Proseguono anche gli accertamenti sui telefoni cellulari
Le tracce biologiche trovate e repertate dalla Polizia Scientifica di Firenze saranno analizzate domani. La pm Chiara Pistolesti ha disposto una perizia che - sperano gli inquirenti - porterà ad ottenere il profilo di chi ha lasciato le proprie "impronte" biologiche nella stanza dove Maria Aparecida Venancio de Sousa è stata trovata senza vita. Impronte che potrebbero ricondurre proprio alla persona che nella notte tra domenica e lunedì le ha barbaramente tolto la vita.
Le tracce ematiche appartenevano molto probabilmente solo alla vittima, ma altre tracce (capelli, peli, saliva e altri liquidi biologici) potrebbero infatti essere dell'assassino. I risultati, come riporta oggi il Corriere di Arezzo, poi saranno comparati con quelli di più persone che nelle ore prima della morte della 60enne avevano frequentato l'appartamento.
Maria è stata ritrovata lunedì scorso nell'appartamento dove viveva e riceveva clienti. Aveva un nastro da pacchi intorno al collo e legato al letto e una ferita alla testa. L'assassino l'ha colpita due, forse tre volte, con un oggetto contundente che ancora non è stato ritrovato dagli inquirenti.
Laccio al collo e tre colpi in testa
Oltre agli esami sulle tracce biologiche, va avanti anche l'analisi condotta dalla Squadra Mobile dei contenuti dei telefoni cellulari della donna. Quattro in tutto, uno dei quali sarebbe stato ritrovato sopra al comodino accanto al letto.
Nelle scorse ore è emersa una nuova testimonianza di una donna, una escort che vive nello stesso immobile. La donna sostiene di aver udito Maria chiedere aiuto alle 4,50 del mattino.