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Cronaca

Nigerian Connection, chiuse le indagini: avvisi a 13 persone. Verso il processo

La procura di Arezzo, dopo i nove arresti di ottobre, ha inviato l'avviso di chiusura delle indagini a 13 persone. Tra loro anche un italiano.

A circa un mese e mezzo dal blitz la procura ha stretto il cerchio e ha inviato l'avviso di chiusura delle indagini a 13 persone coinvolte nell'operazione Nigerian Connection. Si tratta dell'intensa attività anti droga dei carabinieri che ha portato lo scorso otto ottobre all'arresto dapprima di otto nigeriani, tra i quali una donna, tra San Lorentino, Indicatore e Le Ville e poi ad un ulteriore arresto in via Vittorio Veneto. Una certosina attività investigativa dei Carabinieri ha poi permesso di formalizzare le accuse anche nei confronti di altre 5 persone. Tra loro c'è un italiano, un consumatore di stupefacenti che riuscì ad avvisare i nigeriani del fatto che i militari li stavano seguendo. 

Migliaia di dosi e spaccio a cielo aperto

Durante le indagini i militari del Nucleo investigativo dei Carabinieri hanno documentato oltre 4mila gli episodi di micro-spaccio. Singolarmente avrebbero avuto un peso esiguo, mentre tutti assieme - legati dal filo dei comuni pusher - avranno un peso ben diverso in sede giudiziaria.I nigeriani spacciavano eroina e soprattutto cocaina e stavano cercando di creare una rete di distribuzione di droga capillare non solo ad Arezzo  ma anche in Valdarno e in Valdichiana. L'identikit del compratore è mediamente giovane. Si va dai ragazzi benestanti, studenti, fino ai professionisti di mezza età.

Sempre stando a quanto documentato dai carabinieri, la media degli acquisti in denaro andava dalle 30 alle 50 euro a cessione. Il volume d'affari ipotizzato dai Carabinieri sarebbe stato tra i 150 e i 250 mila euro. 
 

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