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Cronaca

Niente libertà per padre Gratien, resta ai domiciliari

Niente libertà per padre Gratien Alabi, il sacerdote congolese accusato di aver ucciso la casalinga di Ca' Raffaello Guerrina Piscaglia e di averne soppresso il cadavere. Respinta l'istanza di scarcerazione presentata dal collegio degli...

Niente libertà per padre Gratien Alabi, il sacerdote congolese accusato di aver ucciso la casalinga di Ca' Raffaello Guerrina Piscaglia e di averne soppresso il cadavere.

Respinta l'istanza di scarcerazione presentata dal collegio degli avvocati difensori del religioso, che scommettevano sulla buona condotta dell'imputato in carcere ad Arezzo prima e nel convento dei premostratensi a Roma poi, dove si trova attualmente recluso ai domiciliari. I legali puntavano sul fatto che il religioso meritasse fiducia e che fosse innocuo.

Il comportamento corretto in regime di reclusione è stato riscontrato ma è stato reputato come dovuto, secondo i giudici della corte d'assise che hanno respinto la richiesta di messa in libertà in attesa del verdetto del processo. Venerdì prossimo, nuovo passaggio in aula.

Ieri, intanto, era il secondo anniversario dalla scomparsa di Guerrina, di cui non si hanno più notizie ormai dal 1° maggio 2014.

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