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Cronaca Castiglion Fiorentino

Addio Gimondi, l'ultima tappa nell'Aretino due mesi fa per La Chianina

Lo scorso giugno a Castiglion Fiorentino fu ospite, insieme alla figlia, alla celebre ciclostorica

La sua ultima visita nell'aretino risale allo scorso giugno. Cappellino in testa e tanta grinta, Felice Gimondi prese parte - insieme alla figlia Norma - alla ciclostorica "La Chianina". La visita in Valdichiana era legata allo sport che tanto ha amato e al quale tanto ha dato. 

Gimondi è morto ieri a 76 anni: un malore, dopo un tuffo a Giardini Naxos, non gli ha dato scampo. Si è tragicamente conclusa così, sulle spiagge siciliane la storia di un ciclista leggendario, campione del mondo e tre volte vincitore del Giro d'Italia.

Il tributo sui social

La tragedia

La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di venerdì 16 agosto sulla spiaggia di Recanati sotto gli occhi di centinaia di turisti. Inutili i soccorsi di bagnini e personale del 118, Gimondi è morto dopo pochi minuti. Sul posto è intervenuta la guardia costiera che dovrà ricostruire la dinamica della tragedia.

Chi era Felice Gimondi

Nonostante la sua carriera sia coincisa con quella del "cannibale" Eddy Merckx, Gimondi è entrato nella storia del ciclismo. Il campione bergamasco è infatti uno dei sette corridori ad aver vinto tutti e tre i "grandi giri", cioè Giro d'Italia (per tre volte, nel 1967, 1969, 1976), Tour de France (1965) e Vuelta de Espana nel 1968.

Morto Felice Gimondi, sport italiano in lutto

I successi di Gimondi hanno superato il centinaio, 118 per la precisione le vittorie da professionista nonostante l'ingeneroso soprannome di 'eterno secondo', affiabbatogli negli anni dello strapotere di Merckx.

Felice Gimondi ha chiuso come dirigente sportivo una carriera aperta nel 1959 da allievo, prima vittoria l'1 maggio 1960 alla Bergamo-Celana, passando dilettante nel 1962 e arrivando a rappresentare l'Italia ai Giochi olimpici di Tokyo, trentatreesimo nella prova su strada vinta dal connazionale Mario Zanin.

Tra gli allora anche il campionato del mondo su strada del 1973, una Parigi-Roubaix, una Milano-Sanremo e due Giri di Lombardia.

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