E' morto don Fortunato Bardelli, ideatore della via Crucis di San Zeno
Si è spento al termine di una lunga malattia: molto amato, aveva scritto testo teatrali, è stato insegnante di religione e artefice di una missione in Brasile
E' scomparso al termine di una lunga malattia don Fortunato Bardelli. Classe 1946, settantasette anni ancora da compiere, era un parroco molto conosciuto e amato nell'Aretino, per la generosità, l'impegno sociale e poliedricità. E' stato insegnante di religione, autore di commedie teatrali popolari e soprattutto ideatore della rappresentazione della via Crucis di San Zeno. E' stato anche missionario in Sud America e, con il sostegno di imprenditori orafi d'Arezzo, ha accolto in un centro in Brasile e avviato al lavoro centinaia e centinaia di ragazzi delle favelas.
Chi era don Fortunato Bardelli
Parroco di Frassineto, amato e benvoluto, era molto conosciuto nell'Aretino per i suoi molteplici impegni e interessi. E' stato lui ad avere l'intuizione della celebre rappresentazione, scritta dal sacerdote prevedendo decine e decine di figuranti, della via Crucis che si tiene ogni venerdì santo a San Zeno dalla metà degli anni Ottanta.
Un esperimento replicato altrove in provincia, riuscendo sempre a coinvolgere gli abitanti nelle sacre rappresentazioni da lui scritte: don Fortunato è stato un vero collante delle comunità. Ma non solo, era anche autore teatrale: la sua opera più celebre è una commedia popolare "Mastrolapo e la luna". E' stato dato alle stampe anche un volume che ha raccolto i suoi lavori dal titolo "Mastrolapo e la luna et altre commedie". Insegnante di religione, ha lasciato un vivo ricordo di sé tra gli studenti di ragioneria del Buonarroti. E poi l'impegno nella missione brasiliana, chiamata São Donato" in onore del patrono di Arezzo, a Brisas da Mafci - Goyania, in Brasile. Un progetto con il quale ha salvato bambini e ragazzi, togliendoli dalla strada.
