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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Morì per la rottura dell'aorta dopo 12 ore in pronto soccorso, chiesto 1milione e mezzo di euro di risarcimento

Un risarcimento record. E' quello chiesto dalla famiglia di Adriano Moretti, l'assicuratore aretino 42enne che morì il 7 luglio 2014 per un arresto cardiaco, dopo 12 ore di permanenza al pronto soccorso prima di poter entrare nell’unità intensiva...

Un risarcimento record. E' quello chiesto dalla famiglia di Adriano Moretti, l'assicuratore aretino 42enne che morì il 7 luglio 2014 per un arresto cardiaco, dopo 12 ore di permanenza al pronto soccorso prima di poter entrare nell’unità intensiva coronarica.

Il legale Emiliano Bartolozzi ha presentato una richiesta di risarcimento di un milione e mezzo di euro. “La nostra richiesta – ha dichiarato il legale all'agenzia Ansa – si basa sugli esiti dell’autopsia che hanno evidenziato come la morte di Moretti sia stata provocata dalla dispersione di sangue dovuta alla rottura dell’aorta e dunque dal mancato intervento chirurgico che avrebbe potuto salvargli la vita. Peraltro oggi la giurisprudenza prevede che in caso di sbaglio di infermiere o medico sia la Asl a risarcire il paziente”.

Secondo la Asl invece, la rottura dell’aorta sarebbe stata praticamente impossibile da individuare.

Moretti arrivò al pronto soccorso dell'ospedale San Donato nella notte di quel 7 luglio. Era mezzanotte circa e lui lamentava forti dolori al torace accompagnati da vomito. Rimase lì per 12 ore, fino alla morte.

Oggi dunque è iniziato il processo in sede civile che arriva dopo una lunga trattativa con la Asl, non andata in porto, e l’archiviazione in sede penale.

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