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Cronaca

Morì a 19 anni in un casolare di Cesa, condannato a 8 anni lo spacciatore. Maxi risarcimento alla famiglia

Il gip Fabio Lombardo ha pronunciato la sentenza quest'oggi: sei anni per morte in conseguenza di altro reato e due per spaccio, ha inoltre disposto un'ammenda di 18mila euro e un maxi risarcimento da 400mila euro. 

E' stato condannato a otto anni di reclusione per morte in conseguenza di altro reato e per per spaccio. Una stangata per Jbeil Moez, il magrebino accusato di aver ceduto la droga alla 19enne che morì in una villetta di Cesa nel marzo del 2017. 
Il gip Fabio Lombardo ha pronunciato la sentenza quest'oggi: sei anni per morte in conseguenza di altro reato e due per spaccio, ha inoltre disposto un'ammenda di 18mila euro e un maxi risarcimento da 400mila euro in favore della famiglia della ragazza.  Accolta dunque la richiesta della pm, Angela Masiello. 

La tragedia

Sara Smhai, originaria del Marocco e residente a Sansepolcro, morì di overdose l'11 marzo dello scorso anno. Stava trascorrendo un fine settimana con il fidanzato e con il magrebino condannato in una villetta nei pressi di Cesa. 

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, furono i due ragazzi a portare cocaina ed eroina: le sostanze furono consumate durante la serata, insieme a dell'alcol. Un mix che fu fatale per la 19enne. 
La tragedia fu scoperta il giorno in cui i tre avrebbero dovuto riconsegnare le chiavi: nessuno si presentò e così la proprietaria decise di andare a vedere cosa era accaduto. Una volta entrata in casa si rese conto del dramma.
La giovane fu trovata riversa sopra ad un letto, avvolta solo in un asciugamano. Subito sono stati chiamati i soccorsi, ma per la ragazza non c’era nulla da fare. La morte sarebbe sopraggiunta nel cuore della notte. Nell’abitazione furono trovati residui di marijuana fumata, numerose bottiglie di birra e una confezione vuota di pillole anti depressive. Un quadro che fece supporre agli investigatori, coordinati dalla pm Angela Masiello, che prima della morte si sia consumato una sorta di festino. L’autopsia, disposta dalla procura, chiarì che la morte fu causata da un mix di sostanze, farmaci e alcol.

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